2010-02-17 15:12:56

Amnesty: appello al Myanmar perché ponga fine alla repressione contro le minoranze etniche


Porre fine alla repressione contro le minoranze etniche prima delle elezioni locali e nazionali. E’ l’appello al governo del Myanmar rivolto da Amnesty International, che ieri ha diffuso un nuovo rapporto sul Paese asiatico, di cui riferisce l’agenzia Sir. Intitolato “La repressione degli attivisti delle minoranze etniche in Myanmar”, il documento riporta in una sessantina di pagine le testimonianze - raccolte tra agosto 2007 e agosto 2009 - di oltre 700 attivisti, che rappresentano le principali minoranze. Il rapporto denuncia arresti e incarcerazioni e, in alcuni casi, torture e omicidi. Gli attivisti sono stati inoltre sottoposti a forme di sorveglianza, a intimidazioni e a provvedimenti discriminatori. “Le minoranze etniche svolgono un ruolo importante, anche se raramente riconosciuto, nell’opposizione politica del Paese”, ha dichiarato Benjamin Zawacki, esperto di Amnesty sul Myanmar, sottolineando che “la reazione del governo nei loro confronti è molto dura” e per questo si teme “che la situazione peggiori con l’approssimarsi delle elezioni”. Oltre 2100 prigionieri politici, molti dei quali appartenenti a minoranze etniche, languono nelle prigioni di Myanmar in condizioni deplorevoli. Nella maggior parte dei casi, si tratta di prigionieri di coscienza. (R.G.)







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