2010-02-16 15:30:13

Pakistan: protesta dei cristiani di Lahore per il rilascio dell’assassino della giovane cattolica


I cristiani pakistani hanno inscenato una dura protesta contro il rilascio su cauzione di Chaudhry Muhammad Naeem, potente avvocato musulmano, accusato di aver torturato, stuprato e infine ucciso Shazia Bashir, cristiana di 12 anni che lavorava come domestica nella sua abitazione. La comunità ha lanciato un appello a Iftikhar Muhammad Chaudhry, Presidente della Corte suprema e simbolo dell’indipendenza del sistema giudiziario del Paese, perché prenda provvedimenti immediati contro la delibera del tribunale. Il 13 febbraio scorso Shafiq-ur-Rehman, giudice aggiunto del tribunale di Lahore, ha concesso il rilascio su cauzione a Muhammad Naeem, la moglie e il figlio. Il legale dell’uomo - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha asserito che l’autopsia effettuata sul cadavere della ragazza “non ha mostrato segni riconducibili a una ipotesi di omicidio”. La comunità cristiana respinge le affermazioni del legale e i risultati dell’autopsia. Il corpo di Shazia, affermano, mostra segni di tortura e abusi sessuali. Il potente avvocato, già presidente della Lahore Bar Association, ha chiuso in casa la giovane domestica contro il suo volere e l’ha uccisa quando questa si è rifiutata di lavorare per lui. Domenica scorsa un gruppo di cristiani ha bloccato le strade nei dintorni del circolo della stampa cittadino. Nelle due settimane di udienza, gli avvocati cristiani e quanti hanno cercato di rappresentare a livello legale la famiglia della vittima hanno subito minacce e intimidazioni. Gli attivisti denunciano inoltre concordanza, al limite della connivenza, fra avvocati, polizia, giudici e governo nel tentativo di insabbiare il caso. (R.P.)







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