Papua Nuova Guinea: un’epidemia di colera sta minacciando il Paese
Erano 50 anni che non si registrava nessun caso di colera in Papua Nuova Guinea (PNG).
Ad oggi, invece, sono morte 45 persone e, dal primo caso registrato nel mese di agosto
2009, sono state contagiate oltre 2 mila persone in tutto il Paese, comprese 577 nella
Provincia di Morobe, 885 a Madang e 602 nella Provincia di East Sepik. Inizialmente
la malattia era stata riscontrata in accampamenti temporanei intorno alla capitale
provinciale di Lae, ma poi si è diffusa nelle province limitrofe. Secondo gli ufficiali
sanitari locali - riferisce l'agenzia Fides - attualmente è stata contagiata anche
la maggior parte della zona di Momase, una delle quattro aree dell’isola che comprende
le province di East Sepik (dove su 602 casi trattati sono stati registrati 16 decessi),
Madang, Morobe e West Sepik. Alla fine di gennaio sono stati registrati casi isolati
anche nella Eastern Highlands Province, e nella capitale, Port Moresby. La situazione
è particolarmente grave nella provincia di East Sepik, dove il colera ha colpito i
distretti di Wewak, Angoram e Ambunti, oltre alla zona vicino al lago Murik. Qui le
autorità sanitarie provinciali si sono organizzate con le équipes di Oxfam New Zealand,
Save the Children Png, Oms e Medici Senza Frontiere, per cercare di contenere l’epidemia.
Secondo gli esperti sanitari, il colera, acuta infezione intestinale, è dovuto prevalentemente
alla mancanza di servizi sanitari adeguati e di acqua potabile. Circa il 58% dei sei
milioni di abitanti del Paese non hanno accesso all’acqua potabile e, nonostante siano
stati distribuiti serbatoi, secchi ed altri strumenti essenziali, questi sono inutilizzabili
in mancanza della pioggia. Molti residenti continuano ad usare l’acqua del fiume Sepik,
la seconda e principale fonte d’acqua della Papua Nuova Guinea, dove sono state riscontrate
tracce del batterio vibrio cholerae. C’è il pericolo che la malattia diventi endemica
se non saranno adottati subito provvedimenti al riguardo. (R.P.)