Iraq: nasce il Consiglio dei capi delle comunità cristiane
“Formare un corpo dei capi religiosi cristiani per avere una sola voce, una posizione
unitaria a livello politico, sociale ed anche, speriamo, pastorale”. Così l’arcivescovo
caldeo di Kirkuk, mons. Louis Sako spiega la decisione dei principali leader religiosi
delle chiese cristiane irachene di istituire il "Consiglio dei capi delle comunità
cristiane in Iraq", eleggendo alla Segreteria generale mons. Avak Asadorian, vescovo
della Chiesa Armeno apostolica in Iraq e come suo vice, mons. George Casmoussa, vescovo
siro cattolico di Mosul. L’idea del Consiglio ha preso forma concreta nel corso della
riunione dei leader religiosi delle chiese cristiane svoltasi, il 9 febbraio, nel
monastero armeno ortodosso San Karabet di Baghdad. “Ci attendono grandi sfide che
dobbiamo affrontare restando uniti - riferisce ancora al Sir l’arcivescovo caldeo
di Kirkuk, mons. Louis Sako, presente a san Karabet –. L’emigrazione, il dialogo con
i musulmani ed anche il prossimo voto del 7 marzo, sono solo alcune di queste. E’
stato un incontro dal forte sapore ecumenico”. Una posizione ribadita anche dal patriarca
vicario caldeo, mons. Shleimun Warduni, che parlando al sito Baghdadhope, ha aggiunto.
“È stata una riunione improntata sul dialogo tra le parti, confrontandoci sui principi
che dovrebbero muoverci in futuro, prima tra essi quello dell'unità tra le chiese”.
“A questo proposito – ha aggiunto - abbiamo menzionato il desiderio, che sappiamo
appartenere alla maggioranza dei cristiani, di poter unificare le sacre ricorrenze
come il Natale e speriamo che ciò possa essere messo in pratica in futuro”. All’incontro
erano rappresentate 14 comunità religiose, tra cui quella caldea, latina, assira,
siro ortodossa, siro cattolica, armeno ortodossa, armeno cattolica, presbiteriana
e copto ortodossa. Tra i presenti anche il patriarca caldeo, cardinale Mar Emmanuel
III Delly, quello della chiesa Antica d'Oriente, Mar Addai II, undici vescovi e quattro
rappresentanti delle chiese latina, protestante, evangelica e presbiteriana. (M.G.)