2010-02-14 12:22:17

Rilanciare il messaggio di speranza di Vittorio Bachelet: l’impegno dell’Azione Cattolica a 30 anni dalla morte del giurista ucciso dalle Brigate Rosse


Andare al cuore della testimonianza di Vittorio Bachelet e alla luce di questa delineare le possibili prospettive per il futuro dell’Azione cattolica, di cui fu presidente dal 1964 al 1973. Questo il messaggio al centro, ieri, della seconda e ultima giornata del Convegno dedicato al giurista assassinato dalle Brigate Rosse trent’anni fa. Il servizio è di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Lo sguardo fisso alla trascendenza, contro l’appiattimento della società civile, e la spinta forte alla fraternità per vincere ostilità e pregiudizi. E’ questa la duplice sorgente dell’azione e del pensiero di Vittorio Bachelet secondo il ricordo fatto da mons. Lorenzo Chiarinelli, per anni assistente di Azione Cattolica e vescovo di Viterbo: “Da qui – dice – un modello, corretto, coerente e tuttora valido, affidato a Bachelet: quello del laico capace di incidere nel profondo proprio perché animato da un cristianesimo integrale”. La riflessione di mons. Chiarinelli:

 
“Un cristianesimo interiore, una fede viva, una speranza certa, una carità senza barriere: è un cristianesimo capace non solo di traboccare fiducia, ma di dare speranza. Dalla sua vita noi possiamo trarre non solo una lezione esigente dell’esser cristiani e dell’esser laici in questo clima di difficoltà, ma traiamo anche le ragioni per avere la gioia del credere e del comunicare, del raccontare questa fede!”.
 
Di Bachelet presidente di Azione Cattlica parlano i successori, a partire da Mario Agnes, che lo ricorda come un samaritano della comunità ecclesiale in anni belli e travagliati, ma un presidente che ha preparato il Concilio Vaticano II e ha trainato L’Azione Cattolica alla scelta religiosa, contemporaneamente chiamandola a contribuire alla qualità della cittadinanza. Sui fattori determinanti per il futuro, invece, si sofferma Alberto Monticone:

 
“Il primo elemento è quello della qualità cristiana, cioè quello di crederci davvero, non tanto nell’espressione della fede: credere davvero al Vangelo, a Gesù Cristo, alla salvezza e nello stesso tempo di credere nella comunità ecclesiale. Il secondo elemento è di far leva sugli spiragli che si devono scoprire”.
 
Con la speranza e la gioia di guardare avanti, tutti i successori di Bachelet alla guida dell’Azione Cattolica si dicono pronti a continuare nella direzione del dialogo e della formazione culturale, diffusa e ispirata al Vangelo: Franco Miano è l’attuale presidente di Azione Cattolica:

 
“Azione Cattolica ritiene che ancora oggi può rappresentare una forza viva nella vita della Chiesa e anche nella vita del nostro Paese. E’ una forza viva perché capace di una proposta formativa completa, integrale di cui oggi c’è particolare bisogno in un tempo di lacerazioni e di una proposta che metta insieme le diverse dimensioni della persona, le diverse dimensioni della vita”.







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