Il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani: l’ecumenismo è uno scambio di
doni
Vivere il dialogo ecumenico “come uno scambio di doni”: è questo il nuovo “promettente
approccio” ecumenico su cui si sono confrontati i partecipanti al Simposio dedicato
al libro “Harvesting the Fruits”. L’evento, tenutosi presso il dicastero vaticano
per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, si è concluso il 10 febbraio scorso dopo
tre giorni di lavori nei quali si è ribadita la necessità di una “testimonianza cristiana
comune ad ogni livello”. I partecipanti, cattolici, luterani, riformati, anglicani
e metodisti, hanno parlato “onestamente anche dei limiti della diversità e del ruolo
della gerarchia delle verità”.
Al contempo – informa un comunicato – sono state
avanzate “proposte concrete volte a promuovere la ricerca dell’unità”. In particolare,
si è proposto di stilare una Dichiarazione comune su ciò che si è conseguito insieme
ecumenicamente. Tale dichiarazione, prosegue la nota, “potrebbe prendere la forma
di un’affermazione comune della nostra fede battesimale, comprendente un commento
al Credo apostolico e al Padre Nostro. I partecipanti al simposio hanno riconosciuto
che “la capacità di organizzare simili incontri è una potenzialità caratteristica
di Roma, sottolineando in tal modo l’ampio servizio che il ministero petrino può offrire
all’ecumenismo”.
Il libro Harvesting the Fruits: Basic Aspects of Christian
Faith in Ecumenical Dialogue raccoglie i risultati di quarant’anni di dialoghi
bilaterali tra la Chiesa cattolica e la Federazione Luterana Mondiale, l’Alleanza
Mondiale delle Chiese Riformate, la Comunione Anglicana ed il Consiglio Metodista
Mondiale.