2010-02-12 15:27:41

Giornata del malato: per il cardinale Bagnasco nessuno può sopprimere un altro o sopprimersi


“Nessuno può sopprimere un altro, come nessuno può sopprimersi o chiedere di esserlo perché anche la libertà ha un limite”. Lo ha affermato ieri, in occasione della Giornata del Malato, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana. “In un momento storico in cui tutto sembra dominato dall’economia – ha affermato il porporato – è quanto mai necessario riaffermare la centralità della persona del malato”. Come riferisce l’agenzia Sir, il presidente della Cei ha sottolineato che la vera civiltà consiste nel prendersi cura di coloro che sono colpiti dalla malattia. Vi sono casi davvero encomiabili di familiari completamente dediti alla cura dei propri cari malati, ma, allo stesso tempo, mons. Bagnasco non ha potuto fare a meno di rilevare che in altre situazioni “gli infermi vivono in una sostanziale solitudine”. “La fragilità – ha aggiunto il cardinale – chiede di essere accolta, curata, possibilmente superata, ma mai soppressa con interventi diretti o con l’abbandono. L’universale esperienza della fragilità – ha concluso – ci deve rendere tutti più umili, più altruisti, più grati per il dono della vita”. Infatti, “il mito della vita senza età, di una bellezza che non sfiorisce, di una guarigione certa e rapida per ogni malattia ci allontana dalla realtà e ci condanna in un mondo vuoto, fatto di apparenza e di illusioni, un mondo effimero e quindi terribilmente triste”. (F.C.)







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