2010-02-12 15:24:55

A un mese dal terremoto, per Haiti è ancora emergenza: l’Ue lancia una missione militare


L'Unione Europea ha lanciato una missione militare per Haiti e ha stanziato altri 90 milioni di euro a favore della popolazione, che, a parte gli altri bisogni, dovrebbe poter contare su un riparo prima della stagione delle piogge, che inizia a marzo. Da parte sua, l’Onu chiede a tutti i Paesi di sospendere eventuali “rimpatri involontari di haitiani, vista la persistente crisi umanitaria”. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

 
Prima ancora delle stagionali piogge torrenziali, ad un mese dal terribile terremoto, a Port-au-Prince s'è abbattuta una forte pioggia che ha peggiorato le condizioni, già precarie, delle centinaia di migliaia di superstiti senzatetto, che dal 12 gennaio ancora vivono assiepati negli accampamenti improvvisati nei parchi della città. Nonostante tutto, nei quartieri distrutti di Port-au-Prince migliaia di haitiani oggi vestono di nero e di bianco, colori scelti per il giorno di lutto nazionale, per ricordare gli almeno 217 mila morti. Si parlava di 230 mila, ma il ministro degli Interni ribadisce che il bilancio non arriverà a tanto. In ogni caso, l’Onu parla di un milione e 200 mila senzatetto e di condizioni igieniche difficili. È allarme anche per la diffusione dei batteri influenzali, soprattutto tra i bambini piccoli. A proposito di bambini, c'è da dire che nel primo pomeriggio in Italia arriveranno 35 bambini haitiani con loro familiari, su inziativa della Croce Rossa Italiana che si occuperà delle cure di cui hanno bisogno. Ad accogliere allo scalo di Pratica di Mare i terremotati ci saranno il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e il vicepresidente del parlamento europeo, Roberta Angelilli. Ad Haiti, a 30 giorni dalla tragedia, è forse solo più chiaro il bisogno di solidarietà. Ascoltiamo la responsabile della comunicazione per la Caritas Internationalis, Michelle Hough:

 
"Caritas Internationalis sta puntando proprio sui bisogni essenziali, quelli dell'acqua, del cibo, delle tende per dormire. Abbiamo fornito dei centri medici mobili e diamo anche un sostegno morale e psicologico. Caritas stava lavorando ad Haiti da prima del terremoto e ci resterà a lungo termine, aiutando la gente a riprendere fiducia nella vita e a vivere in modo dignitoso".

 
Michelle Hough, appena saputo della terribile scossa, ha preso un aereo per Haiti. Tra le immagini che conserva di quei primi drammatici momenti, racconta:

 
"Una delle immagini che mi ha colpito di più è stata una scuola a Port-au-prince. Gran parte di questa scuola era crollata e dentro c'erano molti bambini. Fuori della scuola c'era gente che aspettava e che mi ha fatto vedere delle foto dei bambini che stavano dentro, che erano volate via da una delle finestre e che erano finite per terra".
 
Per raccogliere fondi per Haiti, tra le varie iniziative, ieri sera insieme con l’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Caritas internationalis ha organizzato un concerto Gospel a Roma presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova.

 
(Musica)

 
Una scelta che la cantante Amy Stewart ha spiegato così:

 
"Nei giorni successivi al terremoto, il popolo haitiano ha cercato conforto nella preghiera, nella musica, intonando canzoni durante la notte, per allontanare la paura, la tristezza e la solitudine".

 (Musica)







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