Sarà un vescovo protestante l’avvocato della famiglia della ragazza cattolica uccisa
in Pakistan
Sarà il vescovo Timoteo Nasir, della Chiesa Presbiteriana in Pakistan, a guidare il
team degli avvocati che seguono il caso di Shazia Bashir, la ragazza cattolica torturata,
violentata e uccisa il 22 gennaio da un ricco avvocato musulmano di Lahore. Come apprende
l'agenzia Fides dalla Chiesa locale, mons. Nasir è una eminente personalità nella
comunità cristiana in Pakistan: è moderatore della Chiesa Presbiteriana Unita del
Pakistan, è un canonista e un giurista, è rettore del Seminario teologico di Gujranwala,
in Punjab, ed è un noto editorialista e difensore dei diritti delle minoranze religiose
nel paese. La sua nomina è stata necessaria date le pressioni e le minacce ricevuta
da altri avvocati cristiani, contattati dalla famiglia di Shazia e dalle organizzazioni
che stanno seguendo il caso, nel procedimento a carico dell’avvocato Naeem Choudry,
accusato di violenze e omicidio. Choudry è l’ex Presidente dell’Alta Corte di Lahore.
E’ una personalità influente, con strette relazioni nell’esercito del Pakistan, nel
governo del Punjab e nel partito della Pakistan Muslim League Nawaz. Nei giorni scorsi
le associazioni e i sindacati degli avvocati lo hanno ampiamente difeso e discolpato.
Vi sono state, inoltre, intimidazioni e minacce verso gli avvocati che avrebbero assunto
le parti della difesa di Shazia Bashir. Alcuni medici a servizio della difesa dell’avvocato
hanno già dichiarato che non vi erano segni di tortura o di stupro sul corpo della
bambina: si teme che le stesse autorità del Punjab vogliano insabbiare il caso o manipolarlo
per salvare l’avvocato Choudry. Le associazioni attive nella difesa dei diritti dei
cristiani sono pronte a dare battaglia legale per “non lasciare che il caso di Shazia
resti impunito” e “la presenza di una personalità di spessore come il vescovo Nasir
a seguire il caso rappresenta una garanzia e una speranza per tutti”, rimarcano le
fonti di Fides nella Chiesa pakistana. (R.P.)