L’Ue condanna l’attacco alle ambasciate a Teheran. Obama parla di sanzioni all’Iran
sul nucleare
Forte condanna dell'Unione Europea per l’attacco di ieri a Teheran, in particolare
contro l'ambasciata italiana. L’ha espressa il portavoce dell'alto rappresentante
della Politica estera europea, Catherine Ashton. Le ha fatto eco l’europarlamento,
che ha approvato una risoluzione nella quale chiede alle autorità di Teheran di garantire
“la sicurezza delle missioni diplomatiche”. I momenti di tensione, senza danni, durante
le manifestazioni di ieri contro alcune ambasciate europee hanno chiuso una giornata
cominciata con l’annuncio dell’Iran sull'arricchimento dell'uranio al livello di purezza
del 20 per cento, ritenuta una provocazione. E il presidente Usa, Barack Obama, e
poi anche il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, parlano di "tempo delle
sanzioni". Il servizio di Fausta Speranza:
La comunità
internazionale ha “fatto i salti mortali” per portare l'Iran a un “dialogo costruttivo”
sul nucleare, ora il “prossimo passo” sono le sanzioni. Così, Obama avverte Teheran
che la pazienza degli Stati Uniti per una risposta all’apertura al dialogo sta finendo.
E di "tempo delle sanzioni" ha parlato stamane anche il ministro degli Esteri italiano,
sottolineando che l’Europa non si dividerà su questo tema. Ci sono poi le dichiarazioni
botta e risposta delle ultime ore tra Roma e Teheran, conseguenza delle manifestazioni
di ieri contro l’ambasciata italiana: sono stati 20 minuti di tensione, con diverse
decine di attivisti fondamentalisti che hanno scandito slogan di "morte all'Italia"
e "morte a Berlusconi" e lanciato qualche pietra e uova. Il tutto mentre veniva reso
noto che l'ambasciatore italiano in Iran, Alberto Bradanini, era stato convocato nei
giorni scorsi al Ministero degli esteri a Teheran per una protesta ufficiale realtiva
alle parole pronunciate dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la
visita in Israele, la settimana scorsa. Il premier, tra l’altro, aveva sottolineato
“il dovere di sostenere e aiutare l'opposizione” nella Repubblica islamica. Ma ad
essere presa di mira ieri non è stata solo l'ambasciata italiana. Gli stessi manifestanti
hanno sostato anche davanti ad altre sedi diplomatiche europee: quella francese, quella
tedesca e quella olandese. I Paesi europei sono colpevoli, agli occhi dei manifestanti,
di opporsi ingiustamente al programma nucleare iraniano e di sostenere l'opposizione
al presidente Ahmadinejad. Ma in tema di Iran bisogna dire che sul fronte interno,
il capo della polizia, Esmail Ahmadi-Moqaddam, ha avvertito che domani saranno impedite
manifestazioni dell'opposizione, nel 31.mo anniversario della rivoluzione, e ha detto
che alcune persone che cercavano di organizzare raduni di protesta sono già state
arrestate. “Ogni complotto sarà vanificato”, ha affermato Ahmadi-Moqaddam, citato
dall'agenzia Fars.
Sale a 160 il numero dei morti
per le valanghe in Afghanistan È pesante il bilancio delle vittime delle valanghe
in Afghanistan. Finora, sono stati recuperati almeno 160 cadaveri. A riferirlo è stato
il governatore della provincia di Parwan, Abdul Basir Salangi. Una serie di slavine
ha ostruito, tra lunedì scorso e ieri, il tunnel dell’autostrada che collega Kabul
al nord del Paese, all’altezza del passo di Salang, bloccando oltre duemila persone
a 3.400 metri di quota. Di fronte alla gravità della situazione, il governo italiano,
attraverso l’Ufficio per la Cooperazione allo sviluppo dell’ambasciata d’Italia a
Kabul, ha disposto un piano di consegna di medicinali all’ospedale Esteqlal della
capitale afghana, dove sono arrivati numerosi feriti tratti in salvo dalle squadre
di soccorso.
Valanga anche in Pakistan: morti 8 soldati Otto soldati
pakistani sono morti la notte scorsa quando una valanga ha investito l'accampamento
militare in cui si trovavano a ridosso del ghiacciaio Siachin, al confine con l'India.
Lo riferisce oggi GEO Tv. Il contingente era intento, a 6.000 metri di quota, a scaricare
rifornimenti da alcuni veicoli, quando è stato investito dalla valanga nel settore
di Bevan. Storicamente, la zona del ghiacciaio Siachin è considerato il campo di battaglia
più alto del mondo, dove militari di India e Pakistan si scontrano regolarmente dal
1984. Alle vittime, ha reso noto l'esercito, saranno resi gli onori militari in una
cerimonia funebre.
Crisi: sciopero generale in Grecia e videoconferenza
tra ministri delle finanze Ue Oggi, in Grecia, sciopero generale di 24 ore
indetto dal settore pubblico per contestare la politica economica del governo. E la
Grecia è al centro dell’attenzione dell’Unione europea: i ministri delle Finanze della
zona euro si consulteranno oggi pomeriggio in videoconferenza sul sostegno che Bruxelles
può dare al governo di Atene. Il Paese si trova ad affrontare una crisi finanziaria
senza precedenti, dovuta al debito stratosferico che ha raggiunto una quota pari a
294 milioni di euro e ad un rapporto deficit/pil schizzato ben oltre il limite del
3% fissato dal Patto di stabilità e di crescita. Ieri, il commissario Ue, Joaquin
Almunia, ha ribadito che l’Unione Europea non intende chiedere l’intervento del Fondo
monetario internazionale (Fmi). Domani, la situazione greca sarà discussa dai leader
Ue e dal presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.
Italia
- appalti G8, il capo della protezione civile annuncia le dimissioni Il capo
della Protezione civile italiana, Guido Bertolaso, ha presentato le dimissioni, dopo
che questa mattina era stato arrestato Angelo Balducci, attualmente presidente del
Consiglio superiore dei lavori pubblici ed ex vice capo della Protezione civile. Da
parte sua, il presidente del Consiglio, Berlusconi, afferma di respingere le dimissioni.
La decisione di Bertolaso si inquadra nell’ambito dell’inchiesta riguardante gli appalti
per il G8 che si sarebbe dovuto tenere lo scorso luglio alla Maddalena, in Sardegna.
Per ospitare l’incontro internazionale, sono stati spesi in meno di un anno fondi
pubblici pari a 327 milioni di euro. Le ipotesi di reato sono concorso in corruzione
e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Gli interventi realizzati
sono stati più volte oggetto di polemiche, anche se Guido Bertolaso, iscritto anche
lui nel registro degli indagati nell’ambito della stessa inchiesta, ha sempre difeso
l’operazione. L’indagine della Procura fiorentina è partita da un’intercettazione
telefonica disposta per un’altra inchiesta, relativa all’urbanizzazione dell’area
di Castello, di proprietà dell’imprenditore Salvatore Ligresti. Questi è indagato
assieme al suo braccio destro, Fausto Rapisarda, agli ex assessori comunali, Graziano
Cioni e Gianni Biagi, e a due architetti. Proprio uno di questi ultimi, Marco Casamonti,
è l’anello di congiunzione con Balducci, attuale presidente del Consiglio superiore
dei lavori pubblici. Casamonti, titolare dello studio Archea, è uno dei progettisti
dell'hotel a cinque stelle che alla Maddalena avrebbe dovuto ospitare i capi di Stato
e di governo. Intanto, la Protezione civile, la cui sede romana è oggetto di una perquisizione
che ha portato al sequestro di alcuni documenti relativi al G8, ha precisato che Balducci
non è mai stato un suo dirigente, ma solo attuatore, poi sostituito, delle opere per
il G8 alla Maddalena.
Risultati ufficiali in Ucraina: a Ianukovich il 48,95%
dei voti, a Timoshenko il 45,47 Si è concluso lo spoglio dei voti nel ballottaggio
per le presidenziali ucraine: il leader filorusso, Viktor Ianukovich, ha conquistato
il 48,95% dei voti, contro il 45,47% della rivale, Iulia Timoshenko. Lo annuncia la
Commissione elettorale centrale.
Shuttle attraccatoLa navetta spaziale
americana Endeavour è attraccata come previsto alla Stazione spaziale internazionale
(Iss). Lo ha reso noto la Nasa.
Emergenza cibo in Corea del Nord Rischia
di peggiorare ulteriormente, durante il 2010, la situazione alimentare della Corea
del Nord. Secondo una proiezione diffusa dal Ministero sudcoreano per l’unificazione,
in base all’analisi dei dati forniti in passato da Pyongyang, in rapporto alle condizioni
climatiche rilevate lo scorso anno nel Paese, il calo di produzione quest’anno è da
ipotizzare intorno alle 200 mila tonnellate nette. L’emergenza cibo nel Paese comunista
è stata indirettamente confermata dallo stesso dittatore Kim Jong-il, che, in una
sua recente uscita pubblica, ha promesso “riso bianco, pane e tagliolini in quantità
generosa”, per liberare così il suo popolo dalla fame. Quella della Nord Corea è una
delle economie più disastrate del pianeta e la crisi alimentare ha avuto origine dalla
grande carestia che colpì il Paese tra il 1995 ed il 1998, causando circa tre milioni
di morti. Per avere idea della drammatica situazione in cui versa la popolazione nordcoreana,
basti pensare che nel 2008 la Corea del Nord ha prodotto solo 1,9 tonnellate di riso,
per una popolazione di 24 milioni di abitanti, mentre la Corea del Sud, che ha circa
50 milioni di abitanti, ne ha prodotte ben 4,8 milioni. (Panoramica internazionale
a cura di Fausta Speranza e Federico Catani)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 41 E'
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