Brasile: gli indigeni a difesa del Rio São Francisco
Si è concluso ieri il viaggio in Europa della delegazione indigena brasiliana che
lotta contro la trasposizione del fiume São Francisco, nel nordest del Brasile. Come
riferisce l’agenzia Sir, la delegazione ha incontrato a Ginevra alcuni rappresentanti
dell’Onu e dell’Organizzazione internazionale del lavoro, che ha chiesto chiarimenti
al governo di Lula. Gli indigeni hanno formulato il proposito di dialogare con le
autorità brasiliane ed hanno trovato l’appoggio degli organismi europei ed internazionali.
Il fiume São Francisco è minacciato da un grande progetto governativo di deviazione
delle acque a favore di poche imprese esportatrici e multinazionali. L’opera avrà
un impatto ambientale devastante sui territori circostanti e soprattutto su ben 33
popolazioni indigene residenti in quelle zone. I lavori di trasposizione hanno preso
inizio 4 anni fa, nonostante le numerose proteste sorte dopo aver riscontrato delle
irregolarità, prima fra tutte la violazione della Costituzione brasiliana, che riconosce
il diritto alla terra alle popolazioni indigene. Al rientro in Brasile, le delegazioni
chiederanno un colloquio con il presidente Lula ed un’udienza pubblica con il Supremo
Tribunale federale. (F.C.)