2010-02-07 15:35:02

Domani a Roma Plenaria del Pontificio Consiglio per la famiglia: al centro dei lavori un vademecum per la prepararazione al matrimonio


Priorità pastorali per la famiglia, un vademecum per la preparazione al matrimonio, il servizio all’infanzia e per la difesa dei diritti dei bambini. Ruoterà intorno a questi tre temi la prossima plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che si apre a Roma domani, a cui prenderanno parte i 150 membri del Dicastero vaticano. E’ un Consiglio ampiamente rinnovato dopo le nomine del nuovo presidente, il cardinale Ennio Antonelli, e del nuovo segretario, il vescovo Jean Laffitte, ma anche di diversi membri, anche laici. Andranno ad affiancare i membri ancora in carica, nove nuove coppie di coniugi in rappresentanza dei diversi continenti e associazioni familiari, e diciassette nuovi consultori. Ascoltiamo alcune anticipazioni sull’Assemblea plenaria, nell’intervista di Pietro Cocco con il cardinale Antonelli, a cominciare dalla bozza del vademecum per la preparazione al matrimonio: RealAudioMP3

R. – Si avverte sempre più l’urgenza di una preparazione seria al matrimonio per assicurare non solo la fruttuosità del matrimonio stesso, ma perfino la validità, perché oggi non si può dare per scontata. E’ necessaria quindi preparazione seria, attraverso possibilmente un itinerario prolungato e non solo dottrinale, ma anche pratico, di fede e di vita cristiana. Ci sono poi altre forme più facili come quelle dei corsi, dei percorsi brevi, ma sempre devono essere impostati con grande serietà e progressivamente. E’ necessario puntare su itinerari di preparazione a modo di catecumenato. E’ già detto questo nell’Esortazione apostolica “Familiaris consortio” di Giovanni Paolo II. Viceversa, nel secondo e nel terzo giorno, si parlerà soprattutto dei diritti dei bambini.

 
D. – E’ ricorso proprio alla fine del 2009 il 20.mo della Convenzione sui diritti del bambino. Un altro soggetto della famiglia a cui voi guardate con grande attenzione?

 
R. – A me preme sottolineare soprattutto una cosa e cioè che bisogna far emergere sempre più e in primo piano i diritti dei bambini, la prospettiva-bambini. La prospettiva-famiglia potrebbe essere rafforzata, sottolineando proprio nella famiglia i diritti dei bambini, la prospettiva-bambini. Faccio qualche esempio: i bambini hanno diritto ad avere un padre e una madre e questo per la loro identità personale, per la loro crescita equilibrata. Ci sono tanti dati statistici che confermano come la presenza di ambedue i genitori sia fondamentale per l’equilibrio e per la felicità stessa dei bambini. Secondo me la prospettiva-bambini dovrebbe essere posta al centro delle politiche familiari per rafforzare la stessa prospettiva-famiglia.







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