Uguaglianza e libertà: l’editoriale di padre Lombardi
Ha suscitato numerosi commenti il discorso pronunciato dal Papa, lunedì scorso, ai
vescovi di Inghilterra e Galles, in occasione della visita ad Limina. Nel suo intervento,
Benedetto XVI ha parlato della libertà delle comunità religiose, talora messa a rischio
da un certo tipo di legislazione. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre
Federico Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo
del Centro Televisivo Vaticano:
Assicurare
pari opportunità per tutti i membri della società è un nobile obiettivo. Tuttavia
in certi casi si cerca di raggiungerlo con leggi che impongono limiti ingiusti alla
libertà delle comunità religiose di agire secondo le proprie convinzioni. Se poi queste
leggi contraddicono la legge naturale, si mina il fondamento che garantisce l’uguaglianza
e quindi il diritto a godere di pari opportunità.
Questi
concetti contenuti in alcune brevi frasi del discorso del Papa ai vescovi inglesi
hanno suscitato forti reazioni, soprattutto in Gran Bretagna, ma non solo. Toccano
un punto critico dei dibattiti sull’uguaglianza dei diritti, assai attuali in molti
Paesi del mondo; dibattiti che coinvolgono aspetti fondamentali della visione dell’uomo:
diritto alla vita, sessualità, famiglia…
Le persone
serie capiscono subito che non si tratta in alcun modo di interferenza della Chiesa
nella dinamica sociale e politica, ma di doverosa – e quindi anche coraggiosa - manifestazione
delle sue posizioni al servizio del bene comune. Il rabbino capo Lord Sacks, mettendo
in guardia da un uso ideologico del tema dell’uguaglianza dei diritti che giunge ad
usarlo anche per attaccare le religioni, ha scritto saggiamente sul Times: “Piuttosto
che vedere le parole del Papa come un intervento inappropriato, dovremmo usarle come
stimolo per avviare un onesto dibattito su dove porre la linea fra la nostra libertà
come individui e la nostra libertà come membri di comunità di fede. L’una non può
essere guadagnata a costo dell’altra”. Non solo i cattolici vedono quindi il problema:
è un problema per tutti, da affrontare onestamente se vogliamo veramente costruire
insieme una società migliore.