Leader religiosi di 4 Paesi dell’Africa centrale disposti a mediare con i ribelli
ugandesi
“La pace non ha colore politico o religioso. Perché i nostri sforzi di pace abbiano
successo, bisogna sostenerli con la preghiera. Preghiamo insieme per la pace nei nostri
cuori, preghiamo per le vittime, preghiamo per coloro che imbracciano le armi affinché
si convertano alla pace e preghiamo perché le risoluzioni e le raccomandazioni di
questa conferenza portino dei frutti” ha affermato mons. Marcel Utembi Tapa, arcivescovo
di Kisangani, nella sua omelia della Messa di chiusura della conferenza dei leader
religiosi sulla questione dei guerriglieri ugandesi dell’Lra. La conferenza - riferisce
l'agenzia Fides - si è tenuta dal 2 al 4 febbraio a Kisangani (capoluogo della Provincia
Orientale, nell’est della Repubblica Democratica del Congo). Vi hanno partecipato
i leader religiosi delle aree dove è attivo l’Lra: nord dell’Uganda, est della Repubblica
Democratica del Congo, sud Sudan e Repubblica Centrafricana. In particolare le delegazioni
erano così composte: 5 rappresentati del sud Sudan; 2 dell’Uganda; 3 del Centrafrica;
8 della RDC ai quali si è aggiunto il Ministro dell’Interno della Provincia Orientale,
che rappresentava il governo provinciale. I partecipanti alla conferenza hanno espresso
il loro apprezzamento per l’iniziativa ed hanno auspicato che serva a riportare la
pace nella regione. Alla fine dei lavori è stato creato un comitato regionale composto
da 9 membri rappresentanti le diverse delegazioni, incaricato di formulare delle proposte
di negoziazione con l’Lra. Nel suo discorso di chiusura, l’arcivescovo di Kisangani
ha affermato che i capi religiosi sono pronti a mediare nei negoziati di pace con
il gruppo di guerriglia se verrà loro richiesto. (R.P.)