2010-02-04 15:08:43

Nigeria: il vescovo di Jos preoccupato per il vuoto di potere nel Paese


“I nigeriani sono molto preoccupati e disorientati per il rischio che si crei un serio vuoto di potere” dice all’agenzia Fides mons. Ignatius A. Kaigama, arcivescovo di Jos, in Nigeria, dove crescono le pressioni sul Presidente Umaru Yar’Adua perché si dimetta o trasferisca i propri poteri al Vicepresidente Goodluck Jonathan. Il Capo dello Stato è ricoverato in una clinica saudita dallo scorso novembre e non sembra ancora in grado di esercitare le sue funzioni, in un momento delicato della vita politica della Nigeria. Gli scontri di Jos e l’annuncio del Movimento di Emancipazione del Delta del Niger (Mend) di sospendere la tregua nel sud della Nigeria, sono eventi che richiedono una direzione salda e sicura del Paese. Per questo motivo si moltiplicano gli appelli da parte di diversi organismi e personalità della Nigeria affinché Yar’Adua attui le procedure previste dalla Costituzione in caso di assenza o impedimento del Presidente. Ieri i 17 principali quotidiani e media della Nigeria hanno lanciato un appello perché Yar'Adua, si dimetta o trasferisca i poteri al suo vice entro sette giorni. Se Yar'Adua non dovesse ottemperare, sarebbe necessario avviare in Parlamento una procedura d'impeachment. “Il conferimento dei pieni poteri al vicepresidente non significa che il Presidente una volta ristabilito dalla malattia, non possa tornare a governare il Paese” dice mons. Kaigama. “Si tratta solo di una misura temporanea perché la Nigeria ha bisogno urgente di un salda direzione politica di fronte ai problemi che stanno emergendo. Occorre ridurre la tensione che sta salendo nel Paese, conferendo i pieni poteri presidenziali al vicepresidente Jonathan, che altrimenti non può mettere in pratica tutte quelle misure necessarie per assicurare la pace”. Per quanto riguarda Jos, mons. Kaigama afferma che “la situazione sta migliorando di giorno in giorno. Una delegazione della Christian Association of Nigeria (Can) è giunta per esprimere la solidarietà di tutti i cristiani della Nigeria alla popolazione provata dagli scontri”. Nel sud della Nigeria, lo scorso ottobre il Mend aveva dichiarato una tregua e aveva accettato l’amnistia offerta dal Presidente Yar’Adua. I ribelli affermano che l’assenza del Presidente ha ostacolato l’applicazione dell’amnistia e adesso minacciano di riprendere le ostilità. (R.P.)







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