Primo rapporto globale dell’Onu sui popoli indigeni
Le popolazioni indigene rappresentano il 5% degli abitanti del Pianeta, circa 370
milioni, sparse in 70 Paesi. A loro è dedicato il primo rapporto globale stilato dalle
Nazioni Unite, intitolato “Lo stato delle popolazioni indigene nel mondo”. Presentato
da Victoria Tauli Corpuz, presidente del Forum permanente dell’Onu sulle questioni
indigene, lo studio – di cui riferisce l’agenzia Misna - riempie una lacuna sulla
conoscenza dei popoli autoctoni, che troppo spesso dimenticati o discriminati dai
propri Governi, a volte anche per mancanza d’informazioni. Si tratta di circa 5000
gruppi – indica il rapporto – ognuno dei quali ha una propria storia, una propria
lingua, una propria cultura, una propria identità, proprie credenze ed un proprio
sistema ‘politico’. “Nonostante i progressi realizzati negli ultimi 40 anni, per molti
di questi popoli, il riconoscimento dei diritti rimane un’utopia” sostengono gli autori
della ricerca. Nel corso degli ultimi tre decenni, sottolineano, molti hanno abbandonato
le loro terre ancestrali spostandosi verso i centri urbani, in parte per trovare nuove
opportunità educative e lavorative, ma anche perché costretti a farlo da aziende o
governi interessati allo sfruttamento di risorse naturali o nell’ottica di politiche
di assimilazione forzata. Nel 2007 le Nazioni Unite hanno adottato una Dichiarazione
dei diritti dei popoli indigeni, che dovrebbe servire di base universale. (R.G.)