Nigeria: documento dell’Associazione dei cristiani di Jos sulle recenti violenze
“Il persistere di continue crisi nello Stato di Plateau è un fatto profondamente traumatico,
triste, imbarazzante e involutivo per i suoi abitanti” afferma una dichiarazione della
Christian Association of Nigeria (Can, organismo che raggruppa le principali confessioni
cristiane della Nigeria) dello Stato di Plateau, sugli incidenti scoppiati il 17 gennaio,
a Jos, la capitale dello Stato. Il rapporto, inviato all'agenzia Fides, è firmato
da mons. Ignatius A. Kaigama, arcivescovo cattolico di Jos e presidente del Can di
Plateau, e dal reverendo Chuwang C. Davou, Segretario del Can di Plateau. “Siamo profondamente
amareggiati dal facile ricorso alla violenza e condanniamo tutte le azioni che provocano
la perdita di vite umane e la distruzione di proprietà. La posizione della Chiesa
rimane quella che il governo deve intraprendere passi decisivi per approfondire alla
radice le cause della crisi e deve condurre di fronte alla giustizia gli autori delle
violenze” afferma il comunicato. “La Chiesa dello Stato di Plateau ha sempre lavorato
per mantenere la pace, non ha mai provocato né iniziato una crisi e continuerà a pregare,
a insegnare, a consigliare, a invocare, a ricercare e a promuovere con ogni mezzo
la coesistenza pacifica”. Il documento ricorda che “in simili esplosioni di violenza
in altre parti della Nigeria settentrionale la Chiesa è stata sempre bersaglio e vittima
degli attacchi settari. Per anni ha atteso che la giustizia facesse il suo corso,
invano”. Il documento invita alla prudenza nel rilanciare in maniera acritica le notizie
finora diffuse sulla crisi: “Gli accertamenti finora svolti dal Can sulla recente
crisi rivelano che buona parte dei resoconti diffusi dai gruppi interessati, da persone
colpite dalle violenze e dai media, locali e internazionali, riflettono poco la verità
del terreno, che è ora ricercata intensamente”. “Le nostre investigazioni preliminari
- continua il documento - dimostrano che un incidente che avrebbe potuto essere facilmente
risolto è stato invece gestito male con conseguente scoppio ed escalation della violenza.
Inoltre, invece di placare la situazione, abbiamo ricevuto delle testimonianze sul
fatto che gli organi di sicurezza, in particolare l’esercito, si sono schierati con
una parte e hanno peggiorato la situazione”. “Nel complesso, apprezziamo e ringraziamo
gli agenti di sicurezza che hanno operato per ripristinare un’atmosfera di tranquillità
a Jos e nei suoi dintorni”. La Nigeria ha avuto nel recente passato una serie di governi
militari e solo da qualche anno è stata ristabilita la democrazia. Il documento suggerisce
infine una serie di misure per evitare il ripetersi delle violenze, tra le quali vi
sono: l’identificazione e la messa in sicurezza di aree di crisi; la messa in luce
dei fattori politici delle crisi, spesso nascosti dietro motivazioni religiose ed
etniche; la fine degli arresti arbitrari e la liberazione degli innocenti, per portare
di fronte alla giustizia i responsabili delle violenze. (R.P.)