La spiritualità di Nennolina nel libro "Carissimo Dio Padre..." dedicato alla bambina
vissuta negli anni '30 e dichiarata Venerabile dal Papa
“Carissimo Dio Padre…” si chiama così il libro di Maria Rosaria del Genio interamente
dedicato alla figura di Antonietta Meo, meglio conosciuta come “Nennolina”. Scomparsa
a soli 7 anni a causa di una malattia inguaribile, la bimba romana è stata dichiarata
Venerabile da Benedetto XVI nel 2007. Il volume, presentato nei giorni scorsi presso
la libreria internazionale Paolo VI, raccoglie le lettere e i pensieri che Nennolina
aveva dettato alla mamma. Ascoltiamo il servizio di Benedetta Capelli:
Caschetto
e frangia scura, un sorriso appena accennato e lo sguardo sicuro di chi sa che sta
andando verso l’offerta di sé a Gesù. E’ l’immagine che molti devoti di Nennolina
conoscono, una posa realizzata qualche giorno prima dell’amputazione della sua gamba
e che il padre le volle regalare per non dimenticare com’era. Non che quel triste
evento incise sul suo temperamento, rimasto invece sempre vivace e forte. Vissuta
negli anni ’30 a Roma, “Nennolina – scrive l’autrice del libro Maria Rosaria del Genio
– è calata nel suo tempo ma lo trascende per la capacità mostrata di immergersi nell’infinito
di Dio": (musica) Caro Gesù Eucarestia Ti
voglio tanto bene!...Ma molto!...Non solo perché sei il padre di tutto il mondo, ma
anche perché sei il Re di tutto il mondo, io voglio essere sempre la piccola lampada
Tua che arde notte e giorno davanti e vicino a Te nel Sacramento dell’altare. Gesù
io vorrei queste tre grazie La prima – fammi santa e questa è la cosa più
importante La seconda – dammi delle anime La terza – fammi camminare
bene, veramente questa non è molto importante. Non dico che mi ridai la gamba, quella
te l’ho donata!... (musica) E’ solo una delle 162
letterine che Antonietta dettò alla mamma, cui vanno aggiunti alcuni pensierini scritti
da lei stessa in prima elementare. Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo ma anche i propri
famigliari sono i destinatari, senza alcuna distinzione tra visibile e invisibile.
Frutto di una spiritualità spontanea e profonda. Una spiritualità totalizzante che
la rende ancora oggi, a distanza di oltre 70 anni, una figura attuale. Maria
Rosaria del Genio: “E’ attuale nei termini in cui la
si presenta ai bambini: non come la bimba che ha sofferto, ma la bimba che ha risposto
sì all’amore di Dio. Io credo che dobbiamo vederla sempre inserita nel progetto di
Dio, che è sempre lo stesso ed è un progetto di amore. Questo progetto di amore è
sempre attuale. Più si entra in questo progetto e più diventa attuale”. A
stupire, leggendo le sue lettere, è la sua maturità nel conoscere la Trinità, nel
sapere che lo Spirito Santo illumina e accanto a questo c'è lo stupore tipico dei
bambini che la fa preoccupare per il dolore provato da Gesù sulla paglia “che – scriveva
– ti pungeva tutto”. Espressioni che sono specchio della santità di Dio anche tra
i piccoli. Ancora Maria Rosaria del Genio: “Nennolina un giorno
ha detto alla mamma: “Io quando sarò morta farò scendere tanti gigli, farò fare una
pioggia di gigli”. La mamma allora le disse: “Farai come Santa Teresina?”, prendendola
in giro. “No, io farò cadere una pioggia di gigli, perché io sono il giglio davanti
a Gesù”. Nennolina infatti voleva essere la lampada e il giglio davanti a Gesù sacramentato.
La lampada perché brilla sempre ed è il sacrificio e il giglio perché profuma. Ad
oggi, Nennolina resta “quel capolavoro di Dio che si compiace di attirare a sé grandi
e piccoli, facendoli partecipi della vita di fede, di carità e di speranza”.