Sono dati allarmanti quelli contenuti nel rapporto realizzato dal governo di Nairobi
e diffusi nei giorni scorsi in vista della conferenza sull’urbanizzazione promossa
dalle Nazioni Unite e in programma a marzo a Rio de Janeiro, in Brasile. Il rapporto
fornisce l’immagine di un Kenya in cui cresce il divario tra poveri e ricchi e soprattutto
tra gli abitanti delle campagne e i residenti in città. I poveri dei principali insediamenti
urbani come la capitale Nairobi, Mombasa, Kisumu, Eledoret e Nakuru hanno sempre più
difficoltà, riferisce l’agenzia Misna, ad accedere ai servizi di base come istruzione,
sanità, diritto al lavoro e infrastrutture. Secondo il rapporto citato, il 10 per
cento dei cittadini più abbienti possiede il 44 per cento della ricchezza nazionale,
mentre il 10 per cento dei più poveri ottiene meno dell’1 per cento del totale. Nonostante
gli sforzi compiuti dalla società, quindi, il Paese resta il secondo al mondo in cui
c’è maggiore divario tra ricchi e poveri e in cui la disuguaglianza tra gli abitanti
aumenta inesorabilmente. (R.B.)