Arriva sul piccolo schermo il film su Sant'Agostino
La storia di Sant’Agostino arriva sul piccolo schermo. La propone in prima serata,
domani e lunedì, Rai Uno. Una sintesi della pellicola è stata proiettata a Castel
Gandolfo il 2 settembre scorso; la produzione ha voluto offrire a Benedetto XVI l’anteprima
perché il Dottore della Chiesa vissuto tra il IV e V secolo è l’autore da lui più
citato. Nel 2006, tra l’altro, proprio il Pontefice, durante un’intervista alla Radio
Vaticana, aveva suggerito una trasposizione cinematografica sulla vita del vescovo
di Ippona perché molto attuale per il grande pubblico. Interpretato da Alessandro
Preziosi e da Franco Nero, ora Agostino si farà conoscere in tv, e non mancherà la
madre Monica interpretata da Monica Guerritore. Il servizio di Tiziana Campisi: Chissà
quanti si riconosceranno nella tormentata ricerca della verità di Sant’Agostino, nei
suoi interrogativi su Dio, nella sua vita così immersa nel mondo, tra studi, piaceri,
ambizioni.Non si aspetti il pubblico una fiction che ricalca fedelmente le
Confessioni - l’autobiografia di Agostino – ma si sa, a volte le esigenze del set
richiedono licenze, che forse volentieri si possono concedere se l’intera produzione
riesce a far conoscere un vescovo vissuto secoli fa ma così incredibilmente vicino
all’uomo di oggi. Ma quali le impressioni di un agostiniano? Padre Gianfranco
Casagrande, priore provinciale degli Agostiniani d’Italia:
“La
mia sensazione, come agostiniano, è che il film centra soprattutto il grande valore
di Agostino come ricercatore della verità, quindi innamorato di questa verità che
ricerca poi in tutte le esperienze di vita che farà. Il film sviluppa molto bene questa
tematica. Non emerge il valore dell’amicizia e, soprattutto, manca nel film l’aspetto
delle comunità, degli amici, la comunità monastica che Agostino volle continuamente
presso di sé, perché per lui l’amicizia è il valore grande che è capace di legare
le persone tra di loro, è il grande valore che riesce a far superare anche i conflitti”.
Avrà
tre volti Agostino in tv: sarà adolescente con Matteo Urzia, l’inquietudine e la conversione
saranno interpretate da Alessandro Preziosi, mentre l’intensità dello sguardo di Franco
Nero mostrerà il vescovo di Ippona in età avanzata. E proprio a Franco Nero
abbiamo chiesto un parere sul grande Padre della Chiesa:
“Io
penso che sia il santo più completo che abbiamo avuto. A me, ma direi anche a tutti
noi, oggi lascia un grande segnale, a parte le Confessioni che dovremmo leggere tutti
quanti. In più, penso che sia un santo che può insegnare l’onestà, il comportarsi
bene, cioè, dà degli insegnamenti incredibili”.
Uno speciale ricordo
merita quella donna di cui non conosciamo il nome, che ha reso Agostino padre e che
per 14 anni è rimasta al suo fianco, serbandone travagli interiori e donandogli amore
smisurato. Quella ragazza che Agostino incontra a Cartagine sarà la bella Serena
Rossi, nel film Khalidà:
R. - Una donna forte, sempre presente
in tutti i momenti difficili di Agostino. È lei che decide di lasciarlo quando capisce
di poter essere un ostacolo per la sua carriera politica. Vede le sue ambizioni, la
sua inquietudine, la sua ricerca costante del senso della vita, della verità. Per
me questa è una grandissima dimostrazione d’amore.
D.
- Una donna comunque che ha saputo essere alla pari con Agostino se ha avuto questa
forza e capacità…
R. - Assolutamente sì. Stare accanto
a un uomo come lui non deve essere stato semplice e gli è stata accanto con amore
e con forza.
D. – Quanto è stato difficile interpretare
il momento del distacco?
R. – Quanto ho pianto! Mi
ricordo il regista che ha dato lo “stop” perché mi è venuta una crisi di pianto. Lui
mi ha abbracciato forte e mi ha tenuta lì: non riuscivo a calmarmi, forse anche perché
sono molto legata alla mia famiglia e quindi questo mi ha aiutata a capire come si
può sentire una madre nel momento in cui abbandona il figlio.
D.
- Che cosa le ha lasciato questa donna?
R. – Questa
grande forza. Io sono fidanzata e mi rapporto in maniera diversa adesso nella vita
di coppia.
Noi auguriamo ai telespettatori buona visione, suggerendo
di schiudere il cuore alle parole di Sant’Agostino disseminate nelle due puntate della
miniserie, ma rimandando ai suoi scritti per lasciarsi arricchire da un’esperienza
di vita straordinariamente avvincente.