Vietnam: 400 famiglie cattoliche devono lasciare le case per far posto a un centro
turistico
Sono 400 le famiglie cattoliche (circa duemila persone) che stanno tentando di evitare
l’abbattimento delle loro case, deciso dalle autorità locali per creare sul terreno
così liberato una struttura turistica di lusso. Ieri, centinaia di agenti in borghese
e in tenuta antisommossa, sono stati schierati intorno alla parrocchia di Con Dau
per proteggere l’opera di demolizione. La parrocchia - riferisce l'agenzia AsiaNews
- sorge a Hoa Xuan, nel distretto di Cam Le e le 400 famiglie abitano in un’area di
400 ettari, che le autorità di Danang vogliono destinata al progetto ecoturistico
di Hoa Xuna. I fedeli si trovano di fronte al problema di far fronte a un progetto
che lascerebbe padre Emmanuel Nguyen Tan Luc parroco di una chiesa senza parrocchiani.
“La nostra parrocchia – dice il sacerdote – si sta preparando a festeggiare, ad agosto,
i 135 anni della prima conversione al cattolicesimo e gli 80 della sua esistenza”.
Thai Van Lien, presidente del consiglio parrocchiale, racconta di aver saputo del
progetto dell’abbattimento e dello spostamento della parrocchia in un posto diverso
due anni fa. Secondo il progetto, la zona dovrebbe essere trasformata con la costruzione
di edifici del valore di molti milioni di dollari. Con la crescita vertigionosa del
valore dei terreni, seguita all’adozione dell’economia di mercato, le autorità non
vogliono perdere tempo nell’allontanamento dei residenti dalle loro case, in cambio
di un risarcimento nominale, del tutto insufficiente a permettere di ricostruire altrove
la propria vita. I parrocchiani hanno rivolto un appello urgente alle massime autortà
vietnamite e al Parlamento, chiedendo di fermare la distruzione delle loro case per
creare un’attrazione turistica. (R.P.)