2010-01-27 15:38:54

Filippine: padre Sinnot ritorna a Mindanao, nella missione dove era stato rapito


A due mesi dal suo rilascio padre Michael Sinnott ritorna a Pagadian (Zamboanga, Mindanao), luogo dove era stato rapito lo scorso 10 ottobre, per continuare il suo lavoro di missionario. Ad accoglierlo lunedì scorso i volontari e i bambini della Hangop Kabataan Foundation, opera di carità per i bambini disabili fondata e diretta dallo stesso padre Sinnott dal 1998. Il missionario di San Colombano era atterrato a Manila lo scorso 15 gennaio, dopo due mesi di riposo in Irlanda e finora era incerto un suo ritorno alla missione di Mindanao. “I miei familiari volevano convincermi a ritirarmi – afferma il sacerdote – ma la mia vita è qui a Pagadian, con i bambini di cui mi sono preso cura fino al giorno del mio rapimento”. Padre Sinnott aggiunge che l’incedente subito non gli impedirà in alcun modo di proseguire il suo operato di carità. Rapito l’11 ottobre da un commando di sei uomini armati - riferisce l'agenzia AsiaNews - padre Sinnott è stato rilasciato il 12 novembre dopo 31 giorni di prigionia . Per sfuggire all’esercito filippino i rapitori hanno costretto il missionario, anziano e malato di cuore, a vagare per un mese nella giungla della provincia di Lanao del Norte, distante 150 km da Zamboanga. Il suo rilascio è avvenuto grazie all’intervento congiunto di polizia, esercito e membri del Moro Islamic Liberation (Milf). Nonostante il milione di dollari chiesto dai rapitori non è stato pagato nessun riscatto per la liberazione. Durante il sequestro cristiani e musulmani di Zamboanga hanno allestito numerose veglie di preghiera per chiedere ai rapitori la sua liberazione. Negli ultimi anni 13 missionari stranieri sono stati rapiti o uccisi nel Paese. Padre Sinnott è il terzo sacerdote di origine irlandese a subire un sequestro. Nel 1997 padre Des Hartford è rapito da un gruppo di ribelli islamici e liberato dopo 12 giorni di prigionia. Pochi anni dopo nel 2001 un altro missionario, padre Rufus Hally di Waterford è ucciso durante un tentativo di rapimento. Nel 2007 padre Giancarlo Bossi del Pime è sequestrato a Zamboanga e liberato dopo 39 giorni di prigionia. Ciò grazie alla collaborazione del Milf che aveva mediato con i rapitori. (R.P.)







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