A Davos la Caritas internationalis chiede di mettere i valori umani al centro dell'economia
Un appello perché “tornino i valori umani nell’economia”: sarà questa la posizione
di Caritas internationalis, che partecipa al Forum economico mondiale di Davos, in
Svizzera, che si apre oggi e si concluderà il 31 gennaio. Saranno presenti capi di
Stato, leader religiosi, rappresentanti di istituzioni internazionali, della società
civile e numerosi esperti. Lesley-Anne Knight, segretaria generale di Caritas internationalis,
in rappresentanza di 164 agenzie umanitarie cattoliche che lavorano in 200 Paesi,
chiederà di “mettere l’etica, i valori e il rispetto della persona umana all’interno
del sistema finanziario internazionale”. “La finanza è stata focalizzata finora solo
sui meccanismi finanziari e sulla ricerca del profitto – afferma Knight -. La persona
umana è stata messa ai margini, con gravissime conseguenze per tutti noi, soprattutto
per i più poveri”. In un mondo segnato dalla globalizzazione e dall’interculturalità,
ma spesso dall’assenza di una visione comune, un ampio spazio delle discussioni sarà
dedicato al tema della cooperazione internazionale onde renderla più efficace e rispondente
alle esigenze del momento. In primo piano sarà inoltre il futuro del popolo di Haiti,
che la comunità internazionale è chiamata ad accompagnare e sostenere anche nel più
lungo e impegnativo periodo della ricostruzione. All’arcivescovo di Canterbury, dr.
Rowan Williams, è stato chiesto di presiedere la seduta conclusiva sul tema “Essere
responsabili del futuro”, alla quale parteciperanno alcuni giovani selezionati dal
programma “Global Changemaker” del British Council. (M.V.)