Iraq, nuovo attentato nel cuore della capitale. Almeno 18 le vittime
Nuovi attacchi contro i cristiani nello stato del Karanataka, in India, dove questa
notte due chiese sono state danneggiate e profanate. Il primo è avvenuto poco dopo
la mezzanotte nel villaggio di Thernamakki. Il secondo, invece, nel villaggio di Inkal,
dove è stata profanata la statua della Vergine posta nel sagrato della chiesa della
Sacra famiglia, già attaccata da una folla di 70 induisti nel 2002. Si teme la mano
dell’estremismo indù. C’è grande preoccupazione nella comunità cristiana. Sulla situazione,
Kelsea Brennan-Wessels ha intervistato mons. Bernard Moras,vescovo
della dicoesi di Bangalore:
R. – This
fundamental group considers ... Questo gruppo fondamentalista considera
i cristiani come stranieri e la religione cattolica una religione straniera; in particolare,
pensano che stiamo portando la gente a lasciare la loro religione per la nostra. Pur
apprezzando i servizi che rendiamo loro, questi fondamentalisti sono anticristiani.
I nostri servizi si sviluppano nel campo dell’educazione, degli aiuti, nel campo del
lavoro sociale, del sostegno ai poveri. Alla fine, in realtà, i nostri servizi sono
apprezzati a tutti i livelli, sia nel governo sia altrove; ne fanno uso e ne traggono
beneficio tutti. Nelle nostre scuole, nei nostri ospedali più dell’80 per cento delle
persone che beneficiano di questi servizi sono non-cristiani.