Il Consiglio mondiale delle Chiese chiede l'immediata cancellazione del debito di
Haiti
La "cancellazione immediata e piena" del debito estero di Haiti. A chiederlo è il
segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, il rev. Olav Fykse Tveit
secondo il quale la cancellazione del debito haitiano sarebbe "solo un primo passo",
in quanto un Paese colpito dal terremoto ha bisogno di “un più ampio piano di ricostruzione”.
Tale piano, afferma Tveit, “deve essere sviluppato con la piena partecipazione del
popolo di Haiti e con il sostegno della comunità internazionale, sotto il coordinamento
delle Nazioni Unite”. Oltre alla cancellazione del debito e agli aiuti di emergenza
a breve termine, - riferisce l'agenzia Sir - Haiti ha bisogno di "ricostruzione e
sviluppo sostenibile nel medio e lungo termine". Ma "qualsiasi tipo di assistenza
finanziaria dovrebbe venire in forma di sovvenzioni e non in forma di prestiti che
affliggerebbero il paese con ulteriore debito". La dichiarazione Tveit è stata pubblicata
in occasione della conferenza ospitata ieri a Montreal dal governo canadese per discutere
della ricostruzione di Haiti. Vi hanno partecipato i ministri degli esteri provenienti
da oltre una dozzina di Paesi, insieme a otto organismi internazionali. (R.P.)