Messico: cattolici ed evangelici in difesa del matrimonio cristiano
Il pastore Eduardo Rangel Hernández ha scritto una lettera pubblica al cardinale Norberto
Rivera Carrera, indirizzata anche a tutte le chiese evangeliche dove, dopo essersi
presentato come rappresentante del Comitato dell’Unione dei Pastori Uniti per il Messico
(organismo che unisce tutti i gruppi evangelici del Paese), informa che ogni giorno
essi ricevono lettere e messaggi delle diverse chiese evangeliche del Messico e da
molti altri paesi per incoraggiare l’unione con la Chiesa cattolica per la difesa
della Parola di Dio e del matrimonio cristiano minacciato dalle leggi che autorizzano
le unioni gay e l’adozione da parte di queste coppie. “Chiedo a voi tutti - scrive
il pastore Rangel Hernández - di pregare per il nostro fratello, cardinale Norberto
Rivera Carrera, e di dargli tutto il nostro appoggio, perché nel suo ministero continui
nella difesa dei valori evangelici, dinanzi a un settore della società che lo critica
e lo aggredisce.” Come riferisce l’agenzia Fides, il 21 gennaio un gruppo di rappresentanti
del governo messicano (Marcelo Ebrard e il suo Prd) ha approvato la legge che equipara
il matrimonio tra omosessuali a quello tra un uomo e una donna, concedendo loro anche
l' adozione di minori. La reazione dei gruppi religiosi è stata immediata: cattolici,
evangelici ed ortodossi si sono uniti per manifestare il totale disaccordo. Si tratta
comunque di confrontarsi con il cosiddetto "progetto culturale" che mette insieme
aborto, eugenetica, eutanasia ed altre situazioni che cercano di espellere le religioni
dalla vita civile. I gruppi religiosi hanno chiaramente dichiarato che “un matrimonio,
per diritto naturale (e esiste il matrimonio naturale, non solo quello religioso),
è costituito da un uomo e da una donna. Questa è la via per fondare una famiglia che
è la cellula base della società." (R.P.)