Terremoto di Haiti: la solidarietà delle Conferenze episcopali d’Europa
Le Chiese europee esprimono profonda solidarietà e vicinanza alle vittime del terremoto
di Haiti. “In questa circostanza di dolore e di sofferenza, l’Europa deve essere un
segno di speranza per quelle persone che nello spazio di un istante hanno perso non
solo i sacrifici e le fatiche di una vita, ma anche l’affetto di un parente, di un
amico, di un vicino, di un collega di lavoro”. Così si è espresso il cardinale Péter
Erdö, arcivescovo di Esztergom-Budapest e Presidente del Consiglio delle Conferenze
Episcopali d’Europa (Ccee). Come riporta l'agenzia Sir, in un messaggio, il porporato
ha assicurato, a nome di tutti i vescovi europei la sua “vicinanza e preghiera alle
popolazioni coinvolte” nel tragico evento ed ha ringraziato gli Stati e le organizzazioni
umanitarie di tutto il mondo “per il loro pronto intervento e lavoro a sostegno del
popolo haitiano”. Il cardinale si è detto “afflitto per la morte dell’arcivescovo
di Port-au-Prince” e per quella di “numerosi sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi,
nonché di tantissimi fedeli”. Mons. Erdö ha poi osservato che è indispensabile iniziare
quanto prima “la ricostruzione delle realtà colpite” e che “è necessario dare un tetto,
delle infrastrutture ospedaliere, degli asili” e tutto ciò che occorre per poter far
tornare la gente ad una vita normale e dignitosa. Per questo motivo, l’arcivescovo
ha incoraggiato tutte le Conferenze episcopali d’Europa a proseguire i loro sforzi
in aiuto agli haitiani ed ha esortato “quanti in Europa abbiano la possibilità di
dare un segno concreto di incoraggiamento e di vicinanza, a farlo senza tentennamenti,
anche attraverso un contributo economico secondo le modalità predisposte dalle istituzioni
ecclesiali e civili preposte a questo servizio”. (F.C.)