Le felicitazioni del Papa per l'elezione del nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa
serba
Il Papa ha inviato un telegramma di felicitazioni al nuovo Patriarca della Chiesa
ortodossa serba, l’80enne Irinej, eletto ieri a Belgrado, succedendo così al Patriarca
Pavle, spentosi il 15 novembre scorso. Dal 1975 vescovo di Nis, nella Serbia sudorientale,
luogo di nascita dell’imperatore Costantino il Grande, il suo attuale titolo è quello
di arcivescovo di Pec, metropolita di Belgrado-Karlovac e Patriarca serbo. Il servizio
di Sergio Centofanti:
Benedetto XVI eleva la sua preghiera a Dio
affinché conceda al nuovo Patriarca “la forza interiore per consolidare l'unità e
la crescita spirituale della Chiesa ortodossa serba, nonché per costruire legami fraterni
con le altre Chiese e comunità ecclesiali”. Assicura quindi “la vicinanza della Chiesa
cattolica e il suo impegno per la promozione delle relazioni fraterne e del dialogo
teologico, in modo che gli ostacoli che ancora impediscono la piena comunione” tra
le due Chiese “possano essere superate”. Il Papa, poi, ricorda il Patriarca Pavle,
“pastore zelante e stimato”, che ha lasciato “un’eredità spirituale che è ricca e
profonda”. “Come un grande pastore e padre spirituale – aggiunge il Pontefice - ha
efficacemente guidato la Chiesa e ha mantenuto la sua unità di fronte a molte sfide”.
Quindi, esprime il proprio “apprezzamento per il suo esempio di fedeltà al Signore
e per i suoi tanti gesti di apertura verso la Chiesa cattolica”. Benedetto XVI conclude
il suo messaggio al nuovo Patriarca ortodosso serbo invocando la benedizione di Dio
sull’impegno comune delle due Chiese “così che i discepoli di Cristo possano essere
nuovamente uniti nel testimoniare davanti a tutto il mondo il suo amore salvifico”. Anche
il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione
dell'Unità dei Cristiani, ha inviato un telegramma al nuovo Patriarca Irinej, esprimendogli
la sua gioia e la sua vicinanza nella preghiera. “Con la ferma coscienza che l’unità
non è frutto delle nostre forze umane – scrive il porporato - mi unisco a Vostra Santità
nel chiedere al Signore di concederLe l’abbondanza della sua grazia, affinché lo Spirito
Santo La sostenga nella Sua nuova missione a capo della Chiesa ortodossa serba ed
al servizio della comunione tra i cristiani”. Sull’elezione
del nuovo Patriarca, Marta Vertse ha raccolto la testimonianza
di mons. Nemet László, vescovo cattolico di Zrenjanin, in Serbia,
e segretario generale della Conferenza episcopale internazionale dei Santi Cirillo
e Metodio: R.
– Per la Chiesa cattolica in Serbia, la scelta del Patriarca Irinej è senz’altro una
buona notizia. Lui è conosciuto per i suoi contatti con la Chiesa cattolica e non
soltanto in Serbia, ma anche in Italia. E’ conosciuto anche il suo impegno per l’ecumenismo.
Dall’altra parte, è senz’altro uno dei vescovi più spirituali: è un uomo di preghiera,
è un uomo di profonda spiritualità, un uomo di dialogo e di tolleranza. Ci sono tutte
le possibilità per un futuro positivo, anche nella nostra collaborazione. Questo è
molto importante, anche pensando al fatto che nel 2013 ci saranno grandi celebrazioni
per il 17.mo centenario dell’Editto di Milano. Noi in Serbia vogliamo organizzare
una grande festa che coinvolga sia la Chiesa ortodossa che la Chiesa cattolica. Abbiamo
già cominciato l’organizzazione di questa celebrazione.