Vietnam: religioso picchiato a sangue nella parrocchia sotto assedio di Dong Chiem
Un religioso picchiato a sangue, arresti, minacce, una chiesa sotto assedio dalla
polizia, alla quale nessuno può accedere. E’ la situazione della parrocchia di Dong
Chiem dopo la pacifica protesta dei fedeli per la distruzione della croce sul monte
Tho, all’interno del terreno che per più di cento anni è appartenuto alla chiesa.
Secondo quanto riferisce l'agenzia AsiaNews da ieri la parrocchia “è stata completamente
crcondata e isolata. A qualunque persona che viene dall’esterno l’ingresso viene impedito
dagli agenti della Sicurezza, collocati in posti di controllo. Ai sacerdoti del decanato
di Hanoi, venuti a visitare la parrocchia di Dong Chiem, l’accesso è stato impedito
con la forza al ponte sul fiume Xay, a circa 500 metri dalla chiesa”. Così l’arcidiocesi
di Hanoi, dalla quale dipende la parrocchia “sotto assedio”, descrive la situazione
in una dichiarazione che sarà letta in tutte le chiese della capitale, al termine
di ogni messa, da ieri fino a domenica prossima. Nelle chiese si reciterà anche la
preghiera di San Francesco, “là dove è l’odio che io porti l’amore”, per “il parroco,
il suo vicario e i suoi fedeli e, “più in particolare per i nostri fratelli e le nostre
sorelle picchiati e incarcerati, perché conservino con fermezza la fede in mezzo alle
loro molte prove e perché sappiano unirsi al misero della croce di Cristo. Allo stesso
tempo – prosegue la dichiarazione – chiediamo che i diritti fondamentali dell’uomo
siano rispettati, affinchè il nostro Paese possa avere pace, giustizia, democrazia
e conoscere la vera civiltà”. Il documento parla di “centinaia” di agenti e militari,
in divisa e in borghese, mobilitati, di fedeli “terrorizzati” da altoparlanti che
lanciano continui insulti, calunnie e minacce contro il parroco, padre Nguyen Van
Huu, il suo vicario, padre Nguyen Van Lien - varie volte interrogati e minacciati
dalla polizia - e i cattolici. Si fanno poi i nomi delle 16 persone fermate o arrestate.
(R.P.)