Nuovo libro della Lev sull'attualità della lingua latina nella Chiesa
Riaffermare l’uso del latino come strumento di comunicazione in ambito ecclesiale,
ma anche incentivare e promuovere lo studio di questa lingua nell’educazione delle
giovani generazioni. E’ questa la sfida che affronta il volume “Pretiosus Thesaurus.
La lingua latina nella Chiesa oggi” scritto da Yorik Gomez Gone ed edito dalla Libreria
Editrice Vaticana. Alla presentazione, ieri pomeriggio presso la nostra emittente,
c’era anche il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’Educazione
Cattolica. Il servizio di Cecilia Seppia:
La lingua
di Roma, la lingua della Chiesa, sempre più ricca nel lessico ed unica nel suo genere,
sta vivendo oggi una grave crisi. La situazione potrebbe apparire drammatica se si
pensa che, solo fino a 50 anni fa, il latino era uno strumento di comunicazione in
ambito ecclesiale e tra gli studiosi del mondo antico, mentre oggi non sono pochi
a definirlo “obsoleto”. Per nulla intimorita, la Chiesa continua ad utilizzarlo come
propria lingua ufficiale, certa che essa esprima alcune sue note costitutive come
l’unicità, l’universalità, l’ecumenicità. Sentiamo il cardinale Zenon Grocholewski:
“La
Chiesa stima molto e continuerà a stimare la lingua latina perché in questa lingua
sono scritti i tesori della scienza e della saggezza cristiana. Certo, non si tratta
di ‘difendere’ qualcosa, quanto di essere arricchiti da questi tesori”.
Fondamentale
per poter accedere alla vasta tradizione ecclesiale come la liturgia, la teologia
e il diritto canonico, il latino non può allora che essere compreso come un “prezioso
tesoro” e rivendicare, in ogni ambito, quel connubio tutto particolare di semplicità
e nobiltà. Sentiamo l’autore, Yorik Gomez Gonez Gone: “Il
latino soprattutto ha un uso funzionale. La Chiesa, tramite questa lingua, può parlare
a tutto il mondo con imparzialità, con universalità, con ecumenicità. E’ quindi un
discorso, oltre che di bellezza e di tradizioni, assolutamente funzionale. La Chiesa
poi ha le sue radici che affondano nel latino. I Padri della Chiesa, il Diritto Canonico,
la storia ecclesiastica sono fondati sul latino, che si è parlato veramente fino a
qualche decennio fa. Dunque, è fondamentale per la Chiesa continuare a studiarlo e
a promulgare iniziative in favore di questa lingua”. La Chiesa dunque parla
ancora latino, vero tesoro e genio della saggezza romana, ma soprattutto vincolo indiscusso
di unità che, nei secoli, ha saputo unificare l’Europa, contribuendo alla sua integrazione
dal punto di vista culturale, politico e sociale.