Haiti: 100 mila dollari di 'Aiuto alla Chiesa che Soffre' per sostenere 200 seminaristi
sopravvissuti
“Aiuto alla Chiesa che soffre” (Acs) sta provvedendo all’invio di 100mila dollari
per fornire cibo, medicine, indumenti e scarpe agli oltre 200 seminaristi scampati
al crollo del loro collegio a Port-au-Prince, che ha invece causato la morte di altri
30 studenti che si preparavano al sacerdozio. L’aiuto - riferisce l'agenzia Sir -
risponde all’appello dell’arcivescovo di Cap-Haïtien, Louis Kébreau, presidente della
Conferenza episcopale di Haiti, che aveva sottolineato che “i seminaristi non avevano
nessuno che si prendesse cura di loro” e “avevano un disperato bisogno di tornare
alle loro diocesi di appartenenza, spesso a molte miglia dalla capitale”. Ad Acs il
vescovo di Fort-Liberté, mons. Chibly Langlois, ha raccontato dell’invio di una missione
a Port-au-Prince per raccogliere 16 seminaristi tra i sopravvissuti al terremoto:
“Uno aveva passato due giorni e mezzo sotto le macerie. Un altro era ferito. Altri
tre erano sotto shock ed avevano bisogno di cure”. Questo aiuto fa seguito ad un primo
finanziamento di 70mila dollari inviato da Acs per interventi di emergenza. Il dipartimento
Acs per i progetti in America Latina ha già elaborato un piano che prevede aiuti alla
popolazione che sta cercando di fuggire dall’area colpita dal terremoto e sostegno
alle strutture della Chiesa, tra cui il centro pastorale Cifor e la ristrutturazione
del seminario maggiore, entrambi a Port-au-Prince. (R.P.)