Tanti haitiani alla Messa di mons. Mamberti a Roma
“Il mondo è una grande famiglia, il dolore e le sofferenze di uno sono il dolore e
le sofferenze di tutti”. Così mons. Dominique Mambertì, segretario per i Rapporti
con gli Stati, nella sua omelia durante la Messa in segno di solidarietà con la popolazione
haitinana, celebrata ieri nella chiesa romana di Sant’Alfonso, nel Santuario del Perpetuo
Soccorso. Tanti gli haitiani uniti nel dolore, partecipi di un’iniziativa nata dall’Ambasciata
di Haiti, alla quale si unirà anche quella della Repubblica Dominicana presso la Santa
Sede, che ha voluto per domani una Messa in memoria delle vittime del sisma. Il servizio
è di Linda Giannattasio:
“L’espressione
più sublime della fraternità è la preghiera": con queste parole, pronunciate durante
la sua omelia, mons. Mambertì ha voluto esprimere il senso più profondo di una celebrazione
fondata sulla solidarietà e sulla fratellanza verso tutti coloro che ad Haiti stanno
soffrendo, ma anche in memoria di chi non ce l’ha fatta. Un momento di comunione e
di preghiera, voluto dall’Ambasciata di Haiti presso la Santa Sede, che ha chiesto
alla Comunità internazionale di non abbandonare l’isola, perché la ricostruzione non
sarà veloce né facile. Una celebrazione proprio nel Santuario del Perpetuo Soccorso,
il luogo di riferimento per la comunità haitiana a Roma, una comunità forte unita
nella fede e ora stretta nella sofferenza. In tanti hanno voluto esserci, uomini e
donne di quell’isola lontana, che con la loro presenza hanno testimoniato il dolore
per i propri fratelli in difficoltà. Ascoltiamo le loro testimonianze:
“La
mia famiglia è lì ad Haiti e sono tutti salvi per miracolo. Tutti sono ora in mezzo
ad un campo, dormono sull’erba. Non hanno niente per vivere: non c’è cibo, non c’è
acqua. Sono tutti lì e da quattro giorni non riesco più a rintracciare nessuno.
“Io
ho perso mio nipote di otto anni. Ho due sorelle che sono a Port-au-Prince. Sono riuscita
a parlare con loro, ma la situazione è molto difficile. Non hanno ancora ricevuto
alcun soccorso. Stanno vivendo fuori casa”.
“Siamo
qui in preghiera per tutti i nostri cari. Io ho perso mia sorella e a questo punto
credo anche mio zio, perché mi hanno detto che finora non lo hanno trovato. Sono momenti
difficili e noi – anche se a distanza – siamo uniti con loro in preghiera affinché
Dio ci aiuti in questo momento per poterci rimettere in piedi”.
Un
messaggio di speranza ha accompagnato, dunque, l’intera celebrazione, attraverso quella
forza silenziosa e potente che è la preghiera, come spiega al termine della Messa
mons. Dominique Mamberti:
“Siamo
in questo Santuario, che è la chiesa dove si radunano gli haitiani, per esprimere
la preghiera, che è l’espressione della fratellanza dei cristiani di tutto il mondo
e più generalmente di tutti gli uomini verso i loro fratelli in Haiti. Fratelli in
umanità, fratelli nella fede. La preghiera è una grande forza, anche se non sempre
si vede. Sono sicuro che questa nostra preghiera sarà di conforto per i nostri fratelli
in Haiti”.