Settimana della memoria: la persecuzione degli ebrei raccontata ai bambini
“Avevo cinque anni quando nel 1938 furono promulgate in Italia le leggi razziali.
La persecuzione antiebraica cominciò anche contro di me”. Così Luciana Tedesco, ebrea
nata a Roma nel 1933, racconta nel suo libro cosa fu per lei, bambina, la Shoah. Il
volume “I ragazzi nella Shoah” (edizioni Paoline), con le illustrazioni di Anna Dalla
Mura, è stato presentato ieri sera a Roma alla Casa della Memoria e della Storia,
in apertura del programma di iniziative promosse per la “Settimana della Memoria”,
dal 19 al 27 gennaio. Il libro racconta la persecuzione degli ebrei attraverso gli
occhi dei bambini cresciuti tra le deportazioni. L’intento del libro, ha spiegato
l’autrice, è quello di “presentare il dramma dell’olocausto ai giovanissimi con un
linguaggio adatto a loro e per tenere viva la memoria”. Le immagini e le didascalie
ricostruiscono i terribili anni: “la promulgazione delle leggi razziali, l’apertura
del campo di Auschwitz, i forni crematori dove venivano bruciati circa 1500 corpi
alla volta, i lager, lo sterminio dei piccoli zingari…”. Le lettere raccontano il
pianto soffocato, l’ansia per i genitori scomparsi, la paura ma anche il calore trovato
nelle famiglie di cattolici dove molti ebrei a Roma trovarono rifugio, così come l’ospitalità
nell’ospedale “Fatebenefratelli” che, come racconta la stessa autrice, permise a tanti
di sopravvivere. (R.P.)