2010-01-20 15:45:51

Riforme di Obama a rischio dopo la sconfitta in Massachusetts


Lo storico seggio democratico del Massachusetts, che per quasi sei decenni è stato monopolio della famiglia Kennedy, passa ad un repubblicano. Scott Brown ha vinto sulla rivale democratica, Martha Coakley. Una sconfitta che brucia al presidente Usa, Barak Obama, che perde così la maggioranza relativa in Senato. Brown diventa infatti il 41.mo senatore dell'opposizione e rappresenta il voto necessario a montare manovre ostruzionistiche in grado di sabotare l'agenda della Casa Bianca, in particolare la riforma sanitaria, cavallo di battaglia del presidente, alla quale Brown si è sempre detto fortemente contrario. Stefano Leszscynski ha intervistato Paolo Mastrolilli del quotidiano La Stampa:RealAudioMP3  
R. – Dal punto di vista pratico, significa che in sostanza i democratici non avranno più al Senato la maggioranza di 60 seggi, che era necessaria per evitare l’ostruzionismo da parte dei Repubblicani, in particolare sulla riforma sanitaria che quindi non potrà più passare facilmente come sembrava invece un mese fa. Questo richiederà ai democratici di rivedere completamente la loro strategia, che potrebbe far saltare il progetto che è stato finora il tentativo di riforma più importante del presidente Obama.
 
D. – La campagna di Brown è stata improntata sullo scontento economico dei cittadini americani. È effettivamente questo il tallone di Achille dell’amministrazione Obama e dei democratici?
 
R. – Certamente, a livello locale Brown si è presentato come un uomo comune, che girava con il suo camioncino per incontrare gli elettori che erano scontenti, soprattutto per la situazione economica. Il loro problema principale è che vedono che stanno perdendo posti di lavoro e ritengono che l’amministrazione Obama stia invece spendendo molti soldi per delle riforme che, secondo loro, non sono così urgenti. È stata certamente una vittoria della campagna populista condotta da Brown, ma anche un segnale che gli elettori - in particolare nel Massachusetts, che è uno Stato tradizionalmente "liberal" e favorevole ai democratici - hanno mandato all’amministrazione Obama per il malcontento - che evidentemente c’è - su delle questioni fondamentali, come appunto l’economia e l’occupazione. Malcontento forse proprio per la riforma sanitaria avviata dal presidente. Hanno soprattutto lanciato un segnale molto importante in vista delle elezioni di medio termine, che se vanno in questa maniera, rischiano certamente di mettere in discussione la maggioranza democratica al Congresso e, quindi, complicare ancora di più la missione del presidente Obama. 







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