La terra continua a tremare ad Haiti. Estratta viva una bimba di 15 giorni
Il presidente haitiano Preval appella il suo popolo a risollevarsi e assicura “un
Paese non muore mai”.Ma i numeri della sciagura crescono. 75mila almeno i morti, 370mila
gli sfollati in campi di fortuna. E oggi nuovo terrore per una scossa violenta di
magnitudo 6.1 Richter.I soccorsi intanto continuano: 121 gli estratti vivi finora,
tra loro oggi con enorme stupore anche una neonata di 15 giorni. A pieno ritmo funziona
la macchina degli aiuti. Il Fondo monetario internazionale propone una sorta di "piano
Marshall" per la ricostruzione. Mentre gli Stati Uniti preparano l'invio di altri
4 mila soldati. Il servizio è di Gabriella Ceraso:
"L'Italia
non farà mancare il proprio sostegno alle iniziative di solidarieta' con il popolo
haitiano e con la causa della rinascita di Haiti". Lo scrive il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Segretario Generale delle
Nazioni Unite, Ban Ki Moon.
Sulla situazione ascoltiamo nel paese ascoltiamo
il presidente della Conferenza episcopale del Paese, mons. Louis Kebreau, intervistato
da Bernard Decottignies:
E come abbiamo
sentito funziona a pieno ritmo la macchina degli aiuti. In prima linea in queste ore
sono i medici spesso costretti a scelte dolorose. Lo testimonia l’anestesista Thomas
Pellis, che lavora come volontario della Fondazione Francesca Rava nell’ospedale
pediatrico di Saint Damien a port au prince. Luca Collodi lo ha raggiunto al
telefono