Il Papa benedice la statua di Santa Raffaella Maria Porras y Ayllon
Questa mattina, poco prima dell’udienza generale, il Papa ha benedetto la statua di
Santa Raffaella Maria Porras y Ayllon, fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore di
Gesù. La statua in marmo, alta oltre 5 metri, e opera dello scultore cordobese Marco
Augusto Dueñas, è stata posta in una delle nicchie esterne della Basilica Vaticana,
all’altezza delle fondamenta. Al termine della cerimonia, Davide Dionisi ha
incontrato la superiora generale delle Ancelle, suor Immaculada Fukasawa, alla
quale ha chiesto di ricostruire le tappe più importanti della vita della Santa spagnola
e di spiegare il carisma della Congregazione:
R. – Santa
Raffaella Maria è nata a Madrid, in Spagna, ed ha fondato nel 1877 il nostro Istituto
delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù. In quel momento aveva ben compreso che il più
grande servizio che avrebbe potuto presentare alla Chiesa sarebbe stato quello di
offrire nelle nostre Chiese spazi di adorazione, affinché tutti potessero riconoscerlo
ed amarlo, rispondendo così alle necessità sociali più urgenti dell’epoca e prima
fra tutte l’educazione della donna e in particolare della donna povera. Ebbe inizio
così il lavoro apostolico della nostra Congregazione: l’adorazione e l’educazione
evangelizzatrice.
D. – Il vostro Istituto attualmente è esteso in 25
Paesi d’Europa, dell’America del Nord e del Sud, dell’Africa e dell’Asia. Vuole un
po’ spiegare il vostro carisma?
R. – Il culto di adorazione alla presenza
di Cristo nell’Eucaristia è al centro della vita di ogni suora. L’adorazione del Santissimo
è pubblica, ovunque si trovi una nostra comunità. Realizziamo la nostra educazione
evangelizzatrice attraverso centri di insegnamento a tutti i livelli - dalla scuola
materna agli istituti universitari – con una educazione non formalizzata, attraverso
la pastorale sociale nelle case della spiritualità, nella collaborazione parrocchiale,
nelle residenze universitarie, ma sempre impegnate nella formazione umana integrale.
D.
– Con una particolare attenzione ai poveri...
R. – L’opzione per i poveri,
vissuta concretamente dalla nostra fondatrice fin dall’inizio, ci spinge a cercare
nuovi campi di evangelizzazione secondo le necessità più urgenti. In questi ultimi
anni siamo presenti anche a Cuba, Timor Est e Vietnam. In qualsiasi ambiente sociale
noi lavoriamo, ci facciamo sempre solidali con chi è più sofferente. E questo coerentemente
al nostro carisma eucaristico riparatore che ci porta a lavorare affinché nessuno
resti escluso per la mancanza del necessario e affinché il messaggio evangelico possa
giungere a chiunque cerca il senso profondo della sua vita.(Montaggio a
cura di Maria Brigini)