2010-01-20 15:09:27

Il Papa benedice la statua di Santa Raffaella Maria Porras y Ayllon


Questa mattina, poco prima dell’udienza generale, il Papa ha benedetto la statua di Santa Raffaella Maria Porras y Ayllon, fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù. La statua in marmo, alta oltre 5 metri, e opera dello scultore cordobese Marco Augusto Dueñas, è stata posta in una delle nicchie esterne della Basilica Vaticana, all’altezza delle fondamenta. Al termine della cerimonia, Davide Dionisi ha incontrato la superiora generale delle Ancelle, suor Immaculada Fukasawa, alla quale ha chiesto di ricostruire le tappe più importanti della vita della Santa spagnola e di spiegare il carisma della Congregazione:RealAudioMP3

R. – Santa Raffaella Maria è nata a Madrid, in Spagna, ed ha fondato nel 1877 il nostro Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù. In quel momento aveva ben compreso che il più grande servizio che avrebbe potuto presentare alla Chiesa sarebbe stato quello di offrire nelle nostre Chiese spazi di adorazione, affinché tutti potessero riconoscerlo ed amarlo, rispondendo così alle necessità sociali più urgenti dell’epoca e prima fra tutte l’educazione della donna e in particolare della donna povera. Ebbe inizio così il lavoro apostolico della nostra Congregazione: l’adorazione e l’educazione evangelizzatrice.

D. – Il vostro Istituto attualmente è esteso in 25 Paesi d’Europa, dell’America del Nord e del Sud, dell’Africa e dell’Asia. Vuole un po’ spiegare il vostro carisma?

R. – Il culto di adorazione alla presenza di Cristo nell’Eucaristia è al centro della vita di ogni suora. L’adorazione del Santissimo è pubblica, ovunque si trovi una nostra comunità. Realizziamo la nostra educazione evangelizzatrice attraverso centri di insegnamento a tutti i livelli - dalla scuola materna agli istituti universitari – con una educazione non formalizzata, attraverso la pastorale sociale nelle case della spiritualità, nella collaborazione parrocchiale, nelle residenze universitarie, ma sempre impegnate nella formazione umana integrale.

 
D. – Con una particolare attenzione ai poveri...

R. – L’opzione per i poveri, vissuta concretamente dalla nostra fondatrice fin dall’inizio, ci spinge a cercare nuovi campi di evangelizzazione secondo le necessità più urgenti. In questi ultimi anni siamo presenti anche a Cuba, Timor Est e Vietnam. In qualsiasi ambiente sociale noi lavoriamo, ci facciamo sempre solidali con chi è più sofferente. E questo coerentemente al nostro carisma eucaristico riparatore che ci porta a lavorare affinché nessuno resti escluso per la mancanza del necessario e affinché il messaggio evangelico possa giungere a chiunque cerca il senso profondo della sua vita.(Montaggio a cura di Maria Brigini)







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