Il Meeting di Rimini per la prima volta a New York
Per la prima volta nella sua storia, il Meeting di Rimini organizzato da Comunione
e Liberazione è approdato a New York. Nell’ambito del “New York Encounter”, un festival
culturale aperto al pubblico ed organizzato da Cl e dal Centro culturale Crossroads,
è stato presentato, il 16 gennaio, il Meeting per l’amicizia tra i popoli, in un incontro
dal titolo: “Meeting di Rimini. Un esempio straordinario di fede vissuta nella pubblica
piazza”. Hanno partecipato all’evento, nel prestigioso Marriot Marquis Hotel, a Times
Square, Emilia Guarnieri, presidente del Meeting ed alcuni illustri professori universitari
americani che in diverse occasioni sono stati ospiti della rassegna riminese. Il meeting,
ha raccontato Emilia Guarnieri, è nato dal bisogno, comune a tutti gli uomini, di
“un avvenimento di liberazione” e di “un presente già salvato”, così come insegnava
don Giussani. Ad aprire il convegno è stato John Sexton, presidente della New York
University. “Se in molti pensano che bisogna avere il buon gusto di praticare la propria
fede privatamente senza interferenze con la società – ha affermato il professor Brad
Gregory, dell’università di Notre Dame – il Meeting è esattamente l’esempio contrario.
È la dimostrazione di una fede vissuta in pubblico”. La gente del Meeting, pieno di
famiglie e volontari, “non ha paura del confronto, lo desidera ed è veramente aperta”,
ha sottolineato Joseph H.H. Weiler, ebreo e docente di diritto alla New York University.
(F.C.)