2010-01-19 16:09:28

Elezioni Ucraina, Yanukovich in testa ma ballottaggio aperto


In Ucraina, l’ex presidente filorusso Yanukovich è in vantaggio di 11 punti percentuali sulla premier Tymoshenko. Il ballottaggio del 7 febbraio si profila così incerto. Intanto l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ha promosso il primo turno elettorale, perché ha rispettato gli standard democratici internazionali. Ma lo scenario politico nel Paese può dirsi caratterizzato sempre dagli stessi nomi? Eugenio Bonanata lo ha chiesto a Vittorio Strada, docente di Lingua e letteratura russa all'Università Ca' Foscari di Venezia:RealAudioMP3

R. - L’impressione che tutto sia rimasto tale e quale mi sembra sbagliata soprattutto per la comparsa di un terzo personaggio, questo uomo d’affari, Serghei Tigipko, dal cui orientamento dipende ora il ballottaggio.
 
D. – Proprio Tigipko ha chiesto elezioni parlamentari anticipate. Coma valutare questa sua presa di posizione?
 
R. – E’ una richiesta, secondo me, legittima perché tra il parlamento e il nuovo presidente, quale esso sia, ci potrebbe essere una forte distanza, ammesso che Yanukovic vinca. Quindi in queste trattative certamente - segrete o palesi che siano – che si svolgeranno in questi settimane prima del ballottaggio, ci sarà una forte pressione da parte di Mosca, naturalmente, e ci saranno delle contrattazioni fra le varie forze. Tutto questo dimostra che i giochi sono aperti e che quindi in un certo senso in Ucraina c’è una vera democrazia politica.
 
D. – La scelta è sempre fra Occidente ed Oriente e quindi la Russia?
 
R. – Certamente e non solo perché c’è la parte orientale dell’Ucraina più legata a Mosca che non la parte occidentale; ma anche perché oggettivamente l’Ucraina non può ignorare dal punto di vista economico e politico e geopolitico la vicina potente che è la Russia. Quale che sia il potere che si affermerà, deve avere dei rapporti di collaborazione. Questo anche se si orienterà verso Occidente. Non potrà certo ignorare l’Oriente - questo è chiaro – evidentemente servirà una politica equilibrata. L’importante è che l’Occidente capisca questa situazione e che l’Europa riconosca nell’Ucraina una sua parte essenziale. C’è poi il problema della Nato: questo per il momento non si pone. Yanukovich è certamente contrario al cento per cento, mentre la Tymoshenko è più possibilista.







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