Ripresi i colloqui della Commissione per il Dialogo ebraico-cattolico
Tornano a riunirsi da oggi a Roma, per due giornate di incontri, i membri della Commissione
per il Dialogo ebraico-cattolico, composta da esponenti del Gran Rabbinato di Israele
e della Commissione della Santa Sede per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo. Le conversazioni,
che si sono aperte questa mattina, vertono sul tema “L’insegnamento cattolico ed ebraico
sulla Creazione e sull’Ambiente. Le sfide dell’intervento umano nell’ordine naturale”.
Durante i colloqui si parlerà anche della situazione in Terra Santa. Su questa nuova
tornata di conversazioni ascoltiamo padre Norbert Hofmann, segretario della
Commissione vaticana per i rapporti religiosi con l'ebraismo, intervistato da Philippa
Hitchen:
D. – Negli
ultimi due anni non c’erano stati incontri regolari, a causa di alcuni problemi: la
preghiera per il Venerdì Santo, la vicenda Williamson … Ora, dopo due anni, ci incontriamo
di nuovo, e questo è un buon segno. Questi incontri sono sempre stati caratterizzati
da un’atmosfera amichevole; ora parliamo di ecologia dalla prospettiva ebraica e cristiano-cattolica
… Mi rallegro di incontrare i miei amici ebrei e di tornare agli incontri ordinari,
dopo due anni … D. – A questi incontri partecipano anche tutti
i rappresentanti della Chiesa cattolica in Terra Santa, dal Patriarca latino di Gerusalemme
al nunzio apostolico, e quindi si parlerà anche della difficile situazione della Chiesa
in Terra Santa. Quanto può influire questo incontro sulla situazione politica e diplomatica? R.
– Durante i nostri incontri, c’è sempre una sessione riservata alle questioni attuali.
Certamente parleremo anche della situazione in Terra Santa e della Chiesa cattolica
… Però, questo dialogo è un dialogo puramente religioso e quindi non c’entra la politica.
Può essere che la situazione politica possa influire un po’, ma il nostro primo scopo
è uno scambio di idee religiose, un dialogo a livello religioso.(Montaggio
a cura di Maria Brigini)