Il Papa all'Angelus: appello per la tutela dei minori migranti, la preghiera per l'unità
dei cristiani e la visita in Sinagoga
La constatazione del clima di “grande rispetto” e dialogo che oggi lega cattolici
ed ebrei. Un appello perché siano garantiti i diritti dei minori immigrati nella Giornata
mondiale del migrante e del rifugiato, oltre a una nuova preghiera di solidarietà
per la catastrofe di Haiti. Infine, una rinnovata esortazione all’unità dei cristiani,
alla vigilia della tradizionale Settimana di preghiera dedicata al tema. Molti i temi
che hanno accompagnato questa mattina la preghiera dell’Angelus di Benedetto XVI in
Piazza San Pietro, davanti a migliaia di fedeli. Il servizio di Alessandro De Carolis:
“Una ulteriore
tappa nel cammino di concordia e di amicizia tra cattolici ed ebrei”. A poco più di
quattro ore da una visita già segnata dai connotati della storicità, quella alla sinagoga
di Roma che compirà oggi pomeriggio, Benedetto XVI ha definito con queste parole il
senso del suo incontro con la comunità ebraica capitolina, 24 anni dopo l’abbraccio
di Giovanni Paolo II al rabbino capo Elio Toaff: “Malgrado
i problemi e le difficoltà, tra i credenti delle due Religioni si respira un clima
di grande rispetto e di dialogo, a testimonianza di quanto i rapporti siano maturati
e dell’impegno comune di valorizzare ciò che ci unisce: la fede nell’unico Dio, prima
di tutto, ma anche la tutela della vita e della famiglia, l’aspirazione alla giustizia
sociale ed alla pace”. L’alba della storia cristiana vide subito il
dramma di un neonato rifugiato: Gesù. Con questo esempio il Papa aveva cominciato
la sua riflessione prima di intonare l’Angelus, ricordando il lavoro da sempre svolto
dalla Chiesa al fianco dei rifugiati e dei migranti, nel giorno in cui il mondo viene
sensibilizzato sulle loro difficili condizioni. Cristo neonato, perseguitato da Erode
e costretto a fuggire, insegna - ha affermato il Pontefice - “ad accogliere i bambini
con grande rispetto e amore”: “Anche il bambino, infatti,
qualunque sia la nazionalità e il colore della pelle, è da considerare prima di tutto
e sempre come persona, immagine di Dio, da promuovere e tutelare contro ogni emarginazione
e sfruttamento. In particolare, occorre porre ogni cura perché i minori che si trovano
a vivere in un Paese straniero siano garantiti sul piano legislativo e soprattutto
accompagnati negli innumerevoli problemi che devono affrontare”. Ricordando
l’attenzione da sempre mostrata dalla Chiesa verso gli immigrati - che ebbe figure
di eccellenza nel Beato Giovanni Battista Scalabrini o in Santa Francesca Cabrini
- Benedetto XVI ha incoraggiato le comunità cristiane e gli organismi impegnati nel
settore “a tenere viva - ha detto - la sensibilità educativa e culturale” nei confronti
dei migranti e dei rifugiati, augurando nel contempo alle comunità etniche “di partecipare
pienamente alla vita sociale ed ecclesiale” nei Paesi di accolgienza, “custodendo
i valori delle proprie culture di origine”. Quindi, in una dimensione
più spirituale, il Papa ha rivolto un incoraggiamento ai credenti in vista della Settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani che inizia domani. Sia “un tempo propizio -
ha auspicato il Papa - per ravvivare lo spirito ecumenico, per incontrarsi, conoscersi,
pregare e riflettere insieme”: “Il nostro annuncio del Vangelo
di Cristo sarà tanto più credibile ed efficace quanto più saremo uniti nel suo amore,
come veri fratelli. Invito pertanto le parrocchie, le comunità religiose, le associazioni
e i movimenti ecclesiali a pregare incessantemente, in modo particolare durante le
celebrazioni eucaristiche, per la piena unità dei cristiani”. Tra i
saluti in cinque lingue alle persone radunate in Piazza San Pietro, Benedetto XVI
ha rivolto un pensiero particolare ai partecipanti alla seconda edizione del Festival
Internazionale degli Itinerari dello Spirito e ai soci dell’Associazione Italiana
Allevatori, come sempre in Piazza San Pietro con uno stand di animali domestici, nel
giorno della memoria liturgica del loro Patrono, sant’Antonio Abate. “Cari amici ha
concluso - esprimo apprezzamento per il vostro impegno in favore di uno sviluppo giusto,
solidale e rispettoso dell’ambiente, ed auspico ogni bene per la vostra attività”.