2010-01-16 14:49:13

Il cardinale Comastri nella Messa per Sant’Antonio Abate: custodite la famiglia perché lì possiamo toccare l’amore di Dio


Custodire il bene prezioso della famiglia, progetto indispensabile della nostra vita: è quanto affermato stamani dal cardinale Angelo Comastri che ha presieduto la Messa, in San Pietro, nella memoria di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono degli allevatori. L’arciprete della Basilica Vaticana ha poi benedetto gli animali raccolti in un recinto davanti Piazza San Pietro. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Gesù non ha voluto niente da noi. Ha voluto solo una famiglia: è quanto sottolineato dal cardinale Angelo Comastri, che nella sua omelia si è soffermato sul bene insostituibile della famiglia, oggi “aggredita da più parti”. Il porporato ha così ricordato alcune toccanti esperienze del periodo in cui si dedicava ai giovani carcerati di Regina Coeli. In particolare, la confessione che un ragazzo gli consegnò attraverso un bigliettino:

“Aveva scritto così: ‘E’ Natale; è la festa della famiglia. Ma non è la mia festa, perché io non ho famiglia. Sono figlio di una prostituta e non conosco mio padre. Quando passo per le strade, io guardo le mamme e quasi mi incanto a vedere quei momenti che io non proverò mai’. E le ultime parole sono un grido: ‘Mamma del Signore, mi vuoi bene, almeno tu, anche se sono un pezzente? Se dici di sì, baciami questa sera quando mi addormenterò e portami in cielo con te! Fallo tranquillamente: non danneggerai nessuno e nessuno piangerà, perché io non esisto!’”.

Ecco perché bisogna custodire il “tesoro della famiglia”, ha detto il cardinale Comastri e ha soggiunto: “Sappiate che il tesoro della famiglia è la prima eredità che dovete lasciare ai vostri figli”:

“Siate un bel dono per i vostri figli. Siate un Vangelo vivente. Madre Teresa diceva spesso: ‘Io capii che Dio è amore prima che me lo insegnassero al catechismo; lo capii guardando mio padre e mia madre, guardando il loro amore bello e pulito nel quale sentivo che era presente Dio!’”.

Al termine della Messa, il porporato ha impartito la benedizione ad alcuni animali – cavalli, mucche, asini, pecore, conigli e anche uno struzzo, portati fin dalle prime ore della mattina davanti Piazza San Pietro dall’Associazione italiana allevatori che ha organizzato la giornata.







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