Il cardinale Comastri nella Messa per Sant’Antonio Abate: custodite la famiglia
perché lì possiamo toccare l’amore di Dio
Custodire il bene prezioso della famiglia, progetto indispensabile della nostra vita:
è quanto affermato stamani dal cardinale Angelo Comastri che ha presieduto la Messa,
in San Pietro, nella memoria di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e patrono
degli allevatori. L’arciprete della Basilica Vaticana ha poi benedetto gli animali
raccolti in un recinto davanti Piazza San Pietro. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Gesù non
ha voluto niente da noi. Ha voluto solo una famiglia: è quanto sottolineato dal cardinale
Angelo Comastri, che nella sua omelia si è soffermato sul bene insostituibile della
famiglia, oggi “aggredita da più parti”. Il porporato ha così ricordato alcune toccanti
esperienze del periodo in cui si dedicava ai giovani carcerati di Regina Coeli. In
particolare, la confessione che un ragazzo gli consegnò attraverso un bigliettino:
“Aveva
scritto così: ‘E’ Natale; è la festa della famiglia. Ma non è la mia festa, perché
io non ho famiglia. Sono figlio di una prostituta e non conosco mio padre. Quando
passo per le strade, io guardo le mamme e quasi mi incanto a vedere quei momenti che
io non proverò mai’. E le ultime parole sono un grido: ‘Mamma del Signore, mi vuoi
bene, almeno tu, anche se sono un pezzente? Se dici di sì, baciami questa sera quando
mi addormenterò e portami in cielo con te! Fallo tranquillamente: non danneggerai
nessuno e nessuno piangerà, perché io non esisto!’”.
Ecco perché bisogna
custodire il “tesoro della famiglia”, ha detto il cardinale Comastri e ha soggiunto:
“Sappiate che il tesoro della famiglia è la prima eredità che dovete lasciare ai vostri
figli”:
“Siate un bel dono per i vostri figli. Siate un Vangelo vivente.
Madre Teresa diceva spesso: ‘Io capii che Dio è amore prima che me lo insegnassero
al catechismo; lo capii guardando mio padre e mia madre, guardando il loro amore bello
e pulito nel quale sentivo che era presente Dio!’”.
Al termine della
Messa, il porporato ha impartito la benedizione ad alcuni animali – cavalli, mucche,
asini, pecore, conigli e anche uno struzzo, portati fin dalle prime ore della mattina
davanti Piazza San Pietro dall’Associazione italiana allevatori che ha organizzato
la giornata.