Cattolici di Ho Chi Minh City accolgono gli studenti fuorisede per il capodanno
vietnamita
Grande mobilitazione delle parrocchie della capitale vietnamita Ho Chi Minh City per
accogliere gli studenti che non potranno festeggiare il Tet con le loro famiglie.
Secondo una recente statistica, più di duemila studenti fuori sede, fra i quali oltre
600 cattolici, resteranno in città per guadagnare i soldi necessari per mantenersi
agli studi. Per festeggiare l’inizio dell’Anno della Tigre, sono dunque previste diverse
attività animate dai volontari cattolici. Un gruppo di universitari ha affittato degli
alloggi nei pressi della Facoltà di economia, area poco distante dalla sede dell’Università
per le relazioni economiche internazionali, vicino alla chiesa di Cho Quan. Hoa, studentessa
di economia, conferma ad Asianews che quest’anno rimarrà da sola a Ho Chi Minh City
a festeggiare il Nuovo anno lunare e si chiede “come starà la famiglia”. La ragazza
rivela poi che molti suoi amici e studenti resteranno in città. “Fanno questa scelta
- aggiunge - perché non hanno i soldi per il viaggio. Per loro è importante risparmiare
denaro, che utilizzeranno per pagare le tasse del prossimo semestre”. Molti studenti,
la maggior parte dei quali provenienti dalle diocesi del nord, ricordano con piacere
“l’atmosfera che si respira in famiglia durante i preparativi per l’Anno nuovo” e
avvertono la mancanza della famiglia e delle attività della parrocchia. Nonostante
tutto, i giovani sentono il sostegno e l’aiuto della comunità d’origine, che li invita
a partecipare alle attività e ai gruppi di lavoro dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh
City. Il distacco dalla famiglia è compensato dai legami di amicizia e di aiuto reciproco
che si creano fra gli studenti. Essi si riuniscono per partecipare alla Messa ogni
sabato e domenica. E la gioia che provano diventa occasione di testimonianza: ai padroni
degli alloggi, che in un primo momento non comprendono la ragione della loro fede,
i giovani mostrano una felicità, un’amicizia e un sostegno che rallegra anche i vicini
di casa. (M.G.)