Messaggio di padre Pizzaballa per la Giornata della Pace in Terra Santa
Un’iniziativa perché “nasca un concreto impegno per la riconciliazione e la pace”.
E’ l’auspicio di padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, nel messaggio
per la seconda Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa
in programma il prossimo 31 gennaio. Si tratta di un’iniziativa – riferisce Zenit
- promossa da un gruppo di giovani della Terra Santa e dell'Italia, in particolare
dall'apostolato “Giovani per la Vita”, dall'associazione dei Papaboys, dai gruppi
di adunanza Eucaristica e dalle cappelle di Adorazione perpetua. Ricordando il salmo
122 nel quale si chiede pace per Gerusalemme, padre Pizzaballa sottolinea che è “un
richiamo antico che ancora oggi desta la nostra attenzione, la nostra partecipazione,
come un'urgenza che ci sta a cuore, un dovere che si compie per amore, con amore”.
Il raccoglimento, in occasione di questa Giornata, per la pace in Terrasanta vuole
“metterci in comunione gli uni con gli altri, per diventare quel noi che fa diventare
personale, diretto, il rapporto con Dio: Padre nostro”. Una pace che già ci era stata
donata ma che oggi deve diventare “un volersi ritrovare nella sincerità, ognuno davanti
a se stesso, gli uni davanti agli altri, tutti insieme davanti a Dio per ri-scoprire
il dono della pace, per assumerci la responsabilità della pace, per ri-dare gli uni
agli altri il dono che abbiamo così gratuitamente ricevuto”. “La pace – conclude il
messaggio - ha bisogno di preghiera, di impegno, di coraggio”.(B.C.)