La Chiesa in Angola condanna l'attacco terroristico contro la nazionale del Togo
Una netta condanna del terrorismo ed un invito al dialogo. Questa la posizione della
Chiesa in Angola riguardo i fatti dell’8 gennaio scorso, quando il pullman che trasportava
la nazionale di calcio del Togo è stato colpito da un attacco terroristico nella regione
di Cabinda. Come riferisce l’agenzia Fides, diversi esponenti della Chiesa angolana
hanno criticato con forza il gesto del Fronte di Liberazione dell’Enclave di Cabinda.
“Il terrorismo non sarà mai la soluzione, è sempre un atto vile, barbaro, assassino,
criminale”: questa la dichiarazione rilasciata al quotidiano cattolico “O Apostolado”
da padre João Domingos, sacerdote portoghese che dal 1981 opera nel Paese, dove dirige
l’Istituto di Scienze Religiose d’Angola. Per il sacerdote, il terrorismo “è sempre
un atto di vigliaccheria, non funziona, causa solo altra violenza”. “I problemi –
ha aggiunto – devono essere risolti con il dialogo”. Padre Domingos ha poi invocato
il perdono di Dio verso i responsabili di questo crimine ed ha chiesto l’assistenza
divina perché fatti simili non si ripetano. L’Angola ospita il Campionato Africano
delle Nazioni e l’arcivescovo di Luanda, mons. Damiao Antonio Franklin, ha sottolineato
il ruolo sociale dello sport. “I giochi – ha affermato il presule – hanno una funzione
sociale molto importante” e quindi la violenza è in contraddizione con lo spirito
sportivo. (F.C.)