Realtà ecclesiali, Ong e associazioni cattoliche mobilitate per i soccorsi agli haitiani
La Chiesa è sempre stata particolarmente vicina alla popolazione haitiana attraverso
organizzazioni e realtà cattoliche che hanno contribuito a sostenere questo Paese
tra i più poveri del mondo e oggi sono mobilitate in prima persona per rispondere
all’emergenza. Tra queste l’Ong per lo Sviluppo Manos Unidas da oltre 30 anni finanzia
progetti ad Haiti. Dal 2007 al 2009 sono stati finanziati 68 progetti, rivolti al
sostegno dello sviluppo agricolo a favore dei contadini poveri, alle infrastrutture
e all’istruzione. Nel settembre 2008 sono stati approvati otto progetti di emergenza,
destinati alla popolazione danneggiata dagli uragani. La Caritas spagnola si è mobilitata
per aiutare la Caritas haitiana destinando 175 mila euro da distribuire secondo le
principali emergenze. Attraverso “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, la Chiesa cattolica
haitiana, potrà distribuire aiuti tramite i suoi sacerdoti e missionari impegnati
in loco. Il Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo, Mlfm, è presente nel
sud di Haiti, a circa 100 chilometri dalla capitale, con un progetto di ristrutturazione
di un acquedotto con l’obiettivo di distribuire acqua potabile a circa 45 mila abitanti
di Torbeck. L’ingegnere Andrea Fabiani è sul posto insieme alla moglie Diane. “In
quanto nostro referente sul posto - si legge in una nota del Mlfm giunta all’agenzia
Fides - ci ha prontamente comunicato stamattina che stavano bene, che la comunità
di Les Cayes dove risiedono è stata appena sfiorata dalla tragedia e che non ci sono
danni, feriti o morti. Conferma però la devastazione avvenuta a Port-au-Prince. Il
panorama è devastante. Danni ingenti si registrano ovunque”. Il Corpo di soccorso
internazionale dell’Ordine di Malta sta inviando un’equipe sanitaria composta da medici
ed esperti di interventi di emergenza da Francia, Germania e Stati Uniti per aiutare
le squadre mediche di soccorso del Malteser già presenti nel Paese. “I nostri colleghi
ad Haiti – spiega in una nota inviata a Fides il segretario generale del Malteser
International Ingo Radtke - sanno che le priorità in questo momento sono l’assistenza
medica di base e la fornitura di acqua potabile.” “A causa dell’erosione del suolo,
la capitale manca di strutture solide. Le baraccopoli costruite sulle colline sono
state completamente spazzate via dalle frane di fango” racconta Eduard Aimé, uno dei
testimoni contattati dal Corpo di soccorso ad Haiti. L’Ordine di Malta è presente
nel nord di Haiti, il Paese più povero di tutto il continente americano, con l’ospedale
Sacré Coeur, a Milot, che ha 73 posti letto ed un dipartimento di pediatria e di ginecologia.
L’ospedale garantisce più di 4.000 ricoveri l’anno ed assiste circa 60.000 pazienti
esterni. L’Ordine ha inoltre un programma di assistenza per gli orfani e campagne
di vaccinazione, ambulatori mobili e assistenza sanitaria per 225.000 persone che
vivono nelle aree montagnose. (R.P.)