Il cardinale Bertone alla presentazione del libro di mons. Serrano sulla centralità
della persona nella giurisprudenza
Riaffermare la centralità della persona umana nel diritto canonico, ma anche in ogni
ambito della vita sociale a partire da quella istituzione primaria che è il matrimonio.
E’ la sfida proposta nel libro in 3 volumi edito dalla Libreria Editrice Vaticana,
dal titolo “La centralità della persona umana nella giurisprudenza coram Serrano”
che raccoglie appunto l’operato e il pensiero di mons. José Maria Serrano Ruiz. All’incontro
di presentazione del testo anche il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone.
C’era per noi Cecilia Seppia:
Un
programma della mente, un progetto del cuore ma anche un prologo, un avvicinamento
incessante a quella Verità maiuscola che chi è al servizio della Chiesa, per lo più
in veste di giudice, non può esimersi dal ricercare. Così mons. Serrano definisce
il suo libro, nel quale sono concentrati oltre 40 anni di lavoro presso il Tribunale
Apostolico della Rota Romana. Un numero elevato di sentenze, norme, atti giudiziari
e contributi illustri, attraversati da un unico filo conduttore: la difesa della persona
umana, senza la quale nessuna istituzione – a cominciare dal matrimonio – ha ragione
di essere. Sentiamo mons. José Maria Serrano Ruiz:
“L’istituzione,
senza la persona, si disintegra, non resiste più; e allo stesso tempo, la persona
senza l’istituzione muore nel dubbio universale, non sa che fare, come operare … Se
perdiamo di vista la persona e ci fermiamo all’individuo, al numero, all’indifferenziato
e non siamo in grado di cogliere la irripetibilità di ogni persona umana, per cui
merita un’attenzione, un rispetto della propria dignità, della propria fisionomia,
un’accoglienza dei risvolti caratteristici di ogni persona, allora stiamo frustrando
un po’ tutta la vita dell’evoluzione e della maturazione della persona”. Dunque,
sarà lecito affermare: ubi personam ibi ius, dove c’è la persona, lì c’è il diritto
che non può prescindere da quell’insieme complesso, irripetibile e misterioso che
è l’uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio. Ancora mons. Serrano:
“Sempre,
davanti al mistero, c’è questo senso di rispetto, perfino un po’ di paura. E veramente
si deve aver paura di oltraggiare la persona, di non capirla, di non aiutarla: questo
è il sacro rispetto della persona”.
Sul matrimonio come sacramento,
come istituzione primaria, si è poi incentrata la prolusione del cardinale segretario
di Stato, Tarcisio Bertone, intervenuto all’incontro: nel nostro tempo – ha detto
il porporato – così stimolante di nuove idee e così minacciato da gravi rischi, occorre
difendere l’identità del matrimonio ed esaltarla come bene insostituibile per la persona,
per la famiglia e la società di fronte a tendenze che ne contrastano il valore. Allo
stesso modo diventa sempre più urgente – ha concluso il cardinale Bertone – infondere
nuova linfa di personalità all’immutabile unione tra un uomo e una donna: solo così,
superato il concetto di contratto, l’accordo nuziale si fa impegno, alleanza, comunione
e le sue proprietà naturali diventano valori cristiani da difendere costantemente.