2010-01-13 16:09:29

Egitto: tornata la calma nella cittadina dove sono stati uccisi 6 cristiani


“La situazione è tornata calma anche grazie alle autorità che stanno prodigando notevoli sforzi per garantire la sicurezza di tutti” dice all’agenzia Fides mons. Joannes Zakaria, vescovo di Luxor dei copti cattolici, nella cui diocesi si trova la cittadina di Nag Hammadi, dove il 7 gennaio sei fedeli cristiani e una guardia musulmana sono stati uccisi al termine della Veglia del Natale ortodosso, all’uscita della chiesa della Vergine Maria. “L’11 gennaio mi sono recato a Nag Hammadi e ho visitato le due parrocchie cattoliche di Nag Hammadi e di Farshout, per confortare i parroci, le suore e i fedeli copti cattolici. Abbiamo celebrato una S. Messa in suffragio delle nostre vittime e per chiedere la pace nel nostro Paese e nel mondo” dice mons. Zakaria. “Ho poi incontrato mons. Kyrillos, vescovo di Nag Hammadi dei copti ortodossi, e con lui, ho visitato alcune famiglie delle vittime per presentare le condoglianze a nome di Benedetto XVI. Nelle due case che abbiamo visitato, abbiamo pregato insieme, chiedendo al Nostro Signore di concedere a noi, e a tutto il mondo, il dono della pace e dell’amore. Ancora un’altra volta, le famiglie delle vittime hanno espresso il totale perdono agli assassini dei loro figli”. Secondo mons. Zakaria i cristiani uccisi a Nag Hammadi sono due bambini, una ragazza, una donna, un giovane e un anziano. “Le vittime sono copti ortodossi, ma due di loro hanno delle parentele con famiglie copte cattoliche. In realtà i copti ortodossi e i copti cattolici si sposano fra di loro; è usuale trovare in una famiglia ortodossa delle persone cattoliche, e in una famiglia cattolica delle persone ortodosse”. “L’8 gennaio, giornata nel quale la Chiesa copta, fa memoria dei bambini martiri di Betlemme e ricorda il martirio di S. Stefano, tutti i cristiani di Luxor, ortodossi, cattolici e protestanti, si sono riuniti nella cattedrale ortodossa per pregare per il riposo eterno dei nostri martiri e per le condoglianza ai loro familiari” dice il Vescovo di Luxor. (R.P.)







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