2010-01-10 15:56:57

All'insegna della vicinanza spirituale, pellegrinaggio in Terra Santa di vescovi europei e americani


Con una visita pastorale alle comunità cristiane della Cisgiordania, di Nablus, Jifna, Aboud, Ain Arik, si apre oggi la visita del Coordinamento dei vescovi statunitensi e europei per la Terra Santa che dal 1998, si svolge ogni anno in gennaio, su mandato della Santa Sede, con l’organizzazione della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles e dell’Assemblea dei vescovi cattolici della Terra Santa, "Holy Land Coordination" (Hlc). L’incontro con la comunità cristiana di Gaza, non avrà luogo, per motivi di sicurezza. Il servizio di Daniele Rocchi, inviato in Terra Santa dell'agenzia Sir:

Lo scopo è quello di promuovere vicinanza spirituale e materiale alla Chiesa locale facendo anche pressione sul piano politico e socio-economico. Quest’anno farà parte della delegazione, composta da circa 26 vescovi - ma qualcuno è stato fermato temporaneamente dal maltempo in Europa - anche padre Duarte da Cunha, segretario generale del Ccee (Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa). “Con questa visita, i vescovi europei, hanno inteso esprimere il loro desiderio di comprendere meglio e condividere le difficoltà delle popolazioni di quei territori e allo stesso tempo dare un segno tangibile della vicinanza che le nostre Chiese hanno verso i cristiani della Terra Santa e dell’amicizia nei confronti del popolo israeliano e palestinese – afferma da Cunha - la Chiesa in Europa ha bisogno di questo tipo di incontri per costruire ponti di solidarietà e per definire il genere di interventi a sostegno dei nostri fratelli cristiani”. Inizio dei lavori è fissato per domani, 11 gennaio, quando parleranno il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal, e il nunzio apostolico, mons. Antonio Franco. Il primo sulla situazione dei cristiani in Terra Santa e sulla visita del Papa del 2009, il secondo relazionerà, invece, sull'andamento dei lavori per l'approvazione dell'accordo fondamentale tra Santa Sede e Israele. Nei prossimi giorni, poi, la delegazione si recherà all’università di Betlemme e al Seminario di Beit Safa. Particolarmente significativi sono gli incontri, mercoledì 13, con il presidente israeliano Shimon Peres e con quello palestinese Mahmud Abbas. La visita si concluderà giovedì 14 gennaio a Gerusalemme con una celebrazione al Santo Sepolcro e con una conferenza stampa.
 
Ma con quali sentimenti e aspettative i presuli vivono questa visita in Terra Santa? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a mons. Riccardo Fontana, arcivescovo-vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro :RealAudioMP3

R. – Da una parte con un sentimento di grande speranza e, dall’altra, con la voglia di un coinvolgimento nella storia dei cristiani di questa terra benedetta dalla presenza del Signore. Non possiamo guardare alla Terra Santa semplicemente come una località, dove andare a pellegrinare, dove fare delle pie riflessioni, ma essenzialmente dobbiamo riferirci alle Chiese che sono qui. Credo che sia molto importante avere questo senso di appartenenza. Siamo noi in questa Gerusalemme che è al tempo stesso la capitale eterna di tutti i figli di Abramo, con grande attenzione verso tutti, senza trascurare nessuno ma con la certezza che siamo noi cristiani. “Tutti qua siamo nati”, dice il Salmo. Io credo che questo sia un senso da cui deve provenire una nostra attenzione speciale.
 
D. – Mons. Fontana, nel concreto, come manifestare questa attenzione?
 
R. – Non bastano pii desideri, bisogna sostenere i fratelli vescovi che sono qui: innanzitutto il patriarca Fouad Twal, insieme col Santo Padre che ci ha dato l’esempio anche di questo, essere presenti: essere presenti non soltanto nel momento del pellegrinaggio ma anche ritornando a casa. I legami con la Chiesa madre di Gerusalemme devono essere tenuti vivi. Questo è un senso forte di speranza perché senz’altro è possibile fare molto. E’ il Signore che ispira e guida tutte le tre grandi religioni monoteiste, è il Signore che guida i figli di Abramo, e ancora una volta dobbiamo trovare le vie della pace. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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