Myanmar: l’arcivescovo di Yangon augura un 2010 “di speranza”
L’arcivescovo di Yangon, mons. Charles Maung Bo, auspica che per il suo Paese, il
Myanmar, il 2010 sia un anno positivo, perché la popolazione è piena di speranza:
“La Chiesa locale è animata da una rinnovata speranza – ha detto – sarà un anno colmo
di gratitudine verso il Signore e ricco di attese per la comunità cattolica del Paese”.
Il presule, raggiunto dall’agenzia Fides, non dimentica però le sofferenze che il
popolo dell’ex Birmania ha dovuto affrontare negli anni scorsi, come il ciclone Nargis
che ha piegato il Paese, ma dal quale la gente si è risollevata grazie anche alla
solidarietà nazionale e agli aiuti dall’estero che hanno consentito alle persone di
rientrare nelle loro case e alle scuole di tornare a funzionare per non interrompere
il percorso dell’istruzione dei più giovani, che costituisce il loro futuro. “La popolazione
birmana ha grandi attese – continua l’arcivescovo – a livello politico-sociale in
quanto dovrebbero tenersi le elezioni a lungo attese, e aspetta di entrare in un’era
di riconciliazione, pace e prosperità”. “Il versetto che ci anima e ispira – conclude
mons. Bo – è quello di Isaia: ‘Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande
luce’. Cristo è la nostra luce e la nostra speranza che continua a guidare l’umanità
attraverso le tenebre più fitte”. (R.B.)