2010-01-08 16:16:34

Nepal: iniziata la liberazione dei primi bambini soldato in mano ai maoisti


L’inizio di una vita nuova, lontana dalle caserme e dalle armi: è quanto accaduto ieri a oltre 200 bambini soldato che si trovavano nel campo di Dudhali, a Shindhuli, nel sudest del Nepal, gestito dagli ex ribelli maoisti. I bambini, reclutati dai maoisti nel 2006 dopo la caduta della monarchia e la proclamazione della Repubblica, sono solo alcuni dei circa 4000 presenti nei sette campi di addestramento che si trovano nel Paese. A portare avanti l’operazione sono state le Nazioni Unite, con il consenso del governo nepalese e del Partito comunista maoista. L’accordo prevede la liberazione, entro 40 giorni, di tutti i bambini soldato presenti nei campi maoisti. La maggior parte di quelli che ieri hanno lasciato il campo, con abiti civili e nuovi documenti, saranno ospitati in strutture delle Nazioni Unite, dove seguiranno corsi professionali, mentre altri hanno raggiunto i loro villaggi d’origine. “Oggi – ha affermato durante la cerimonia di commiato Robert Piper, responsabile dell’ufficio Onu di Kathmandu – è il primo passo verso il ritorno alla vita civile per migliaia di nepalesi che hanno vissuto in caserme dal 2006. Questa cerimonia è un’importante pietra miliare nel processo di pace in corso nel Paese e che speriamo possa realizzarsi velocemente”. Attualmente, tra gli ex bambini soldato che saranno liberati, circa 20 hanno meno di 16 anni, intorno a 500 sono al di sotto dei 18 anni e un terzo sono bambine. Nel 2006 i maoisti si erano impegnati a non reclutare più bambini soldato. Una promessa mai mantenuta, così come dimostrato dall’ufficio delle Nazioni Unite in Nepal e dall’ultimo rapporto (2008) dell’organizzazione non governativa Child Soldiers. Il reclutamento avveniva con il rastrellamento dei villaggi da parte dei maoisti, che chiedevano ad ogni famiglia almeno un figlio. I genitori venivano spesso forzati a consegnare i loro figli, anche perché i maoisti assicuravano loro un lavoro. Ora, questa triste storia avrà fine. (F.C.)







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